Cultura per includere e per abbattere le barriere. Si sono conclusi nei giorni scorsi i progetti portati avanti da EuroForma, Compagnia Teatro Akropolis, Cooperativa Omnibus e Associazione Sarabanda, su proposta e invito della Regione Liguria. È stato un percorso della durata di due anni finalizzato alla promozione dell’inclusione sociale delle persone svantaggiate attraverso l’accesso alla cultura, alla creazione artistica e allo sport, a valere sul programma operativo FSE Liguria 2014-2020.
Così è nato, a partire dal 2021, il progetto ‘Cultura senza barriere’ dove, attraverso laboratori esperienziali di natura teatrale, fotografica e circense i beneficiari - un’ottantina di ‘artisti’ con disabilità psichica e/o motoria over 16 anni - hanno potuto sperimentare una concreta crescita in termini relazionali e di sviluppo di attitudini.
“In particolare - spiegano i curatori del progetto - l’ente EuroForma ha gestito la formazione degli operatori e il corso di fotografia tenuto a Pegli nei locali della Cooperativa Omnibus; la Compagnia Teatro Akropolis ha realizzato il corso di teatro a Sestri presso il Teatro Akropolis e la Manifattura Tabacchi prevedendo, oltre agli incontri con i soli ragazzi, anche attività con le loro famiglie e una fase di lavoro insieme agli alunni della scuola primaria ‘Tommaseo’ dell’Istituto Comprensivo Sestri Est; l’Associazione Sarabanda si è occupata dei laboratori circensi tenuti nei propri locali del centro storico di Genova e a Pegli nei locali della Cooperativa Omnibus; la Cooperativa Omnibus, attraverso tutoraggi e codocenze dei propri educatori in favore degli allievi, ha svolto la funzione di ‘facilitatore’ e di supporto nella gestione delle varie attività”.
Il progetto ‘Cultura senza barriere’ prevedeva, per entrambe le annualità, un momento di accoglienza durante il quale i ragazzi potevano provare e scegliere la disciplina che avrebbero voluto approfondire, i tre corsi veri e propri di teatro, fotografia e attività circensi e due eventi finali a Villa Bombrini a Cornigliano, nei quali i giovani artisti hanno potuto cimentarsi in una breve pièce teatrale, nello svolgimento di giochi e performance di natura circense e nell’allestimento di una mostra fotografica.
Secondo Annalinda Segni, tra le persone impegnate nel progetto per conto di EuroForma, “leggere sui volti dei partecipanti la soddisfazione di due anni di lavoro e la felicità e l’entusiasmo dei nostri formatori ed educatori nonché l’allegria e la gioia di tutti i partecipanti significa aver raggiunto il traguardo”. Un traguardo che, nelle loro intenzioni, si spera sia solamente un punto di partenza. Per tutto il bisogno che c’è di promuovere inclusione e di farlo attraverso nobili attività.