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Politica | 30 giugno 2023, 14:11

Val Trebbia, la riserva di pesca di Gorreto e il vivaio ittico di Rovegno aprono sotto il segno di Hemingway

In questi luoghi passò anche il celebre scrittore, amante della pesca e che le varie forme d’acqua ha decantato, soffermandosi anche, canna in mano, a praticare l’amato sport lungo le rive del Trebbia

Val Trebbia, la riserva di pesca di Gorreto e il vivaio ittico di Rovegno aprono sotto il segno di  Hemingway

Cosa accomuna una Corriera Rossa, uno dei maggiori esponenti della pittura del “fantastico”, Cinello Losi, una riserva di pesca, un vivaio ittico ed Hemingway?
Apparentemente nulla. A tenere insieme tutto è, più che un filo, una strada - la statale 45 - ma soprattutto un luogo, un paesino di confine che fa da voce narrante a tante storie di uomini, passioni e natura: Gorreto.
Il piccolo comune ligure già nella sua posizione al confine tra Piemonte ed Emilia-Romagna mostra grande voglia di conquistare l’attenzione del mondo e l’occasione gli verrà data presto, con la riapertura della storica Riserva di Pesca. Immersa nella Alta Valle del Fiume Trebbia famosa per le acque limpide che presentano raschi, buche e lame, è luogo ideale per gli appassionati con i suoi pesci di buona taglia e qualità e le ottime strutture turistiche e di accoglienza.

“Con la Regione Liguria, stiamo lavorando per mettere in rete la riserva di pesca di Gorreto con il vivaio pubblico a gestione comunale di Rovegno discutendo per farlo diventare regionale – afferma il Sindaco Sergio Capelli - Un progetto che si coniuga con la valorizzazione della biodiversità e che ben rispecchia la volontà di recupero del respiro turistico che questa zona da sempre, proprio grazie al suo legame col Trebbia, ha coltivato”.
Alle parole del sindaco di Gorreto, fa eco “l’altra sponda del fiume”: “Rovegno è naturale punto di incontro del progetto potendo fornire un impianto per la riproduzione di trote che possa dare lunga vita alla Riserva – dichiara il sindaco di Rovegno, Pinuccio Isola - L’idea alla base è utilizzare al meglio acque con caratteristiche che ne denotano l’eccellenza a livello di qualità creando un bacino che riteniamo col tempo potrà produrre migliaia di uova, ristrutturando vasche in cui ottenere la schiusa e realizzando coperture per l’inverno. Un’occasione per il recupero e il rilancio della trota autoctona (Salmo macrostigma) e per creare anche nuove figure professionali che si dedichino alla cura della riproduzione con la possibilità di impegnare 2 persone”. 

La riapertura della Riserva e l’attivazione del vivaio poi sono un altro “passaggio” o, meglio, un’altra fermata nella storia che catapulta il territorio verso l’America: il passaggio di Ernest Hemingway, amante della pesca e che le varie forme d’acqua ha decantato, soffermandosi anche, canna in mano, a praticare l’amato sport lungo le rive del Trebbia. In suo onore, la riserva di Gorreto ed il vivaio di Rovegno saranno a lui intitolati.
Ma se resta leggenda la frase attribuita allo scrittore sulla Val Trebbia: “la valle più bella del mondo”, una leggenda vera percorrerà per un giorno la SS45. Si tratta della Corriera Rossa, la Fiat 626 Rnl che “Passa – deserta – l’ultima faticosa corriera” nei ricordi di Giorgio Caproni – che definì poeticamente l’acqua del Trebbia “rossosoriana” e che il 2 luglio tornerà a percorrere la statale 45 in un evento che unirà la gioia degli appassionati di rivederla, ai racconti di mare, fiume, pioggia e acqua di Hemingway.
Così il cerchio si chiude, ma non ha raggiunto il capolinea: ci troviamo proprio al centro di una bellissima narrazione, in un luogo crocevia tra storia, cultura e natura che nasconde un’altra perla: la “strada” che stiamo seguendo infatti, fa un’ultima fermata a Gorreto dove troviamo Cinello Losi che nel ’59 qui trovò ristoro. Il pittore piacentino, nei quali quadri Vittorio Sgarbi disse di trovare “una miscela di sogni, emozioni, ricordi che diventano felicità malinconica, malinconia che rende le sue opere ancor più poetiche" ed ormai riconosciuto internazionalmente vantando anche l’esposizione nel MoMA (Museum of Modern Art) di New York, qui pernottò saldando il proprio debito, secondo la leggenda, con un affresco - Le “4 Stagioni” – che decora da allora l’interno dell’albergo Miramonti di Gorreto ed ancora pochi ne hanno scoperto il fascino.
Insomma, ripercorrere sulle rive del fiume Trebbia la storia, ha portato alla riscoperta della riapertura della riserva e del vivaio, affermando la capacità di visione e di crescita degli amministratori locali. Memori degli antichi fasti, dell’attrattività del luogo, i Sindaci e la Regione hanno affiancato al progetto istituzionale, la gioia dei tanti aspetti culturali apparentemente dimenticati ampliando potenzialità economiche e turistiche del territorio.

“Il Parco Naturale dell’Antola, da sempre, promuove e sostiene la Biodiversità e associarla alla grande Letteratura e alle Arti figurative è ancora più accattivante per dipingere un affresco territoriale che promuove ancora di più l’antica quiete delle Valli dell’Antola”, dichiara Giulio Oliveri, Presidente del Parco dell’Antola.
Conclude il Vice Presidente della Regione Liguria Alessandro Piana “La Regione è sempre vicina ai sistemi locali e guarda con attenzione a tutte le azioni di crescita e sviluppo attraverso investimenti diretti, valorizzazione delle peculiarità locali, promozione e rilancio delle identità territoriali. La Liguria che vogliamo è una regione di concretezza, visione e sogno. Gorreto è un bell’esempio di questo”.

Redazione


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