Meglio tardi che mai. Dopo 245 giorni di attesa dalla prima richiesta, i problemi di via Cassanello a Pegli sono arrivati in Commissione Comunale a Palazzo Tursi, per essere discussi e analizzati e per iniziare a cercare alcune soluzioni. Le segnalazioni da parte dei residenti, che qualche mese fa si sono riuniti in un comitato spontaneo, sono già state rese note da ‘La Voce di Genova’: intenso traffico e velocità in un tratto di strada senza marciapiedi e assolutamente non sicuro, soste selvagge, rumori notturni e, in generale, un’eccessiva invasività delle attività produttive presenti in zona, a dispetto della cinquantina di famiglie che vi risiedono e che, come tendono a rimarcare, sono arrivate prima rispetto alle aziende.
Un quadro complesso, insomma, per questo il Comitato di Via Cassanello Alta si è rivolto al Municipio VII Ponente e, in contemporanea, anche al consigliere comunale della Lista RossoVerde, Filippo Bruzzone, che ha appunto chiesto e ottenuto la convocazione di una seduta dedicata in Sala Rossa.
Lo scorso febbraio, ad appesantire la situazione, c’è stato anche l’episodio dello sversamento di sostanze inquinanti nel torrente Varenna da parte di Eni: un fatto che è ancora sotto il vaglio della magistratura, mentre non sono note le conseguenze dal punto di vista ambientale.
Ma passi avanti ne sono stati fatti? Sono state rimosse le carcasse di auto abbandonate e la stessa Eni si è impegnata da sostituire e riverniciare la ringhiera che affaccia sull’alveo del Varenna. Niente più, secondo il Comitato, che ha quindi fatto sentire le proprie ragioni anche a Palazzo Tursi.
“Ho stigmatizzato l’enorme ritardo nella convocazione di questa Commissione - osserva Filippo Bruzzone - e sia l’assessore Matteo Campora che Eni mi hanno dato ragione. L’altro elemento grave, a mio avviso, era la totale assenza in questa seduta di un rappresentante del Municipio VII Ponente: né il presidente Guido Barbazza, né un membro della sua Giunta, né un consigliere delegato. Una mancanza che si commenta da sola”.
Quanto ai problemi, secondo Bruzzone “si sono aperti degli spiragli. L’assessore Campora si è preso due impegni: il primo è quello di effettuare un incontro in loco, anche con il comitato, per approfondire i problemi legati ai parcheggi e alla viabilità; il secondo è quello di riunire attorno a un tavolo tutte le attività produttive. Saranno anche vagliate le emissioni acustiche, per capire se sono nella norma o se occorrono dei correttivi”.
Bruzzone ha chiesto inoltre lo stato di salute del Varenna dopo l’episodio relativo allo sversamento, “ma Arpal ha risposto che i dati sono ancora in elaborazione”. Il Comitato di Via Cassanello Alta prosegue quindi la sua battaglia, ma nel frattempo non è stato lasciato da solo.
Nelle scorse settimane, i cittadini hanno scritto direttamente a Eni, presentando alcune loro proposte: “Siccome abbiamo grossi problemi con il parcheggio selvaggio nella zona, nonché con rumori dei cicalini di timbratura e schiamazzi a ogni cambio turno, chiediamo di considerare le seguenti nostre proposte: l’eventuale spostamento dell’ingresso per i mezzi da lavoro dall’attuale portineria alla portineria di via Cassanello sotto il ponte autostradale, questo per evitare lo stallo dei mezzi con i motori accesi e un intasamento stradale che rende difficile la movimentazione di chiunque, che sia mezzo o pedone; per la via Razzara che scorre lungo il perimetro nord-ovest del vostro impianto, chiediamo: essendo che un terzo della suddetta è limitata da una sbarra che ne delimita la vostra proprietà, e che prospiciente alla sbarra c’è un cancello che a vostra necessità viene aperto per l’accesso all’impianto, vi chiediamo di poter adibire a parcheggio per i vostri dipendenti tutta l’area a nord, dalla sbarra in su, unitamente con lo spostamento dell’attuale tornello di timbratura”.
Inoltre, i cittadini chiedono a Eni “la collaborazione anche con i competenti uffici comunali al fine di poter provvedere alla sistemazione della segnaletica urbana lungo la via Cassanello, con la costruzione di un marciapiede, di dissuasori di velocità, di sosta e simili, e ancora la vostra collaborazione con i competenti uffici affinché venga ripulito e ripristinato l’alveo del Varenna”.
Parziale la replica da parte di Eni: “Abbiamo provveduto a portare a termine le azioni necessarie a mitigare le problematiche emerse. Nello specifico abbiamo provveduto a spostare in altra area il posto ristoro delle ditte terze, a eliminare i cicalini posti sui tornelli di accesso, a eliminare la rumorosità delle beole stradali e a sensibilizzare tutto il personale al rispetto della quiete soprattutto negli orari notturni”. Ma restano ancora troppe criticità.