A Pegli esiste un parco pubblico (la cosiddetta ‘villa’) che non ha niente a che vedere con tutti gli altri quanto a pulizia, decoro, mantenimento e organizzazione, e questo grazie a un valente gruppo di formidabili cittadini. È un modello virtuoso, quello di Villa Banfi, nell’estremo ponente della delegazione, che andrebbe replicato pure per Villa Rosa (dove comunque i genitori degli studenti si danno un sacco da fare) e soprattutto per Villa Doria (che giace in un quasi totale abbandono): andrebbe replicato, ma bisogna aver la fortuna e l’opportunità di trovare persone affidabili, puntuali e serie come gli Amici di Villa Banfi, che sin dal 1999 si occupano di mantenere il parco pubblico, con amore, con passione, con impegno e sacrificio e anche con uno spirito che sa guardare in prospettiva e che già pensa al futuro e prossimo ricambio generazionale.
Gli Amici di Villa Banfi, che hanno la sede in piccolo edificio che si trova in zona Risveglio all’ingresso del lato carrabile (ma sempre e solo per i mezzi autorizzati), esistono da 24 anni e sono circa quaranta elementi: un gruppo di soci di partenza che ci sono ancora adesso e, nel frattempo, alcune mamme e alcuni papà di bambine e bambini che frequentano i due plessi dell’Istituto Comprensivo Pegli che qui si trovano, ovvero la scuola elementare ‘Emanuelli - Villa Banfi’ e la scuola materna ‘Villa Banfi’.
“Ci occupiamo della manutenzione ordinaria della Villa - raccontano - grazie a un patto di collaborazione che abbiamo stretto con il Municipio VII Ponente e che viene di volta in volta rinnovato. Nel 1999, non era previsto che si potesse fare volontariato nei parchi pubblici e noi siamo stati tra i primi in città, poi seguiti da tante altre associazioni. È un impegno quotidiano e anche spesso gravoso, che riguarda il mantenimento del verde ma non solo, mentre per gli interventi straordinari entrano in campo Municipio e Comune di Genova attraverso Aster”.
Quel che è certo, è che i sentieri sono in ordine e ben tracciati, le aiuole sono pulite, non ci sono rifiuti per terra, le panchine sono tutte utilizzabili, i giochi per i bambini sono funzionanti e c’è pure un orto collettivo curato insieme ad alunne e alunni della scuola primaria. Collettivo è la parola d’ordine: quel che unisce varie generazioni, che unisce i cittadini e la scuola, che unisce un buon corpo docenti e delle famiglie con tanta voglia di rimboccarsi le maniche per la ‘loro’ Villa Banfi.
“Un tempo questa era una zona poco raccomandabile - proseguono i volontari - così veniva descritta prima che arrivassimo noi. Mancava un presidio e mancava qualcuno che si prendesse veramente cura di questi spazi. Anche con un po’ di orgoglio possiamo dire che in questi anni li abbiamo trasformati e resi a misura di bambini, di famiglie e anche di persone anziane. Per mantenere in vita tutto questo, è necessario che la scuola continui a esistere”.
Gli Amici di Villa Banfi, negli anni, hanno organizzato varie manifestazioni, con centinaia di persone partecipanti: “C’è stata una flessione negli anni della pandemia, ma il prossimo anno contiamo di riprendere, anche se ci sono maggiori incombenze burocratiche rispetto a un tempo. Quel che ci interessa, al di là di tutto, è dire che questa villa non è abbandonata, anzi al contrario è tenuta bene e che portare i figli a scuola qui può essere un valore aggiunto”.
Oltre all’entrata in zona Risveglio, ci sono quelle pedonali: in via Caldesi all’altezza della parrocchia di Sant’Antonio e in viale Modugno, varco quest’ultimo che è stato riaperto poche settimane fa, anche in coincidenza con il completamento dei lavori di restauro della Torretta di avvistamento. “Qui i bambini vivono in un mondo magico. Anche per questo, abbiamo chiesto all’IC Pegli di dare a Villa Banfi la connotazione esplicita di scuola esperienziale all’aperto”.
Per tutto il resto, c’è da armarsi di tanta buona volontà. Chi ha voglia di fare e di dare una mano, qui è il benvenuto. Gli aggiornamenti sono sulla pagina Facebook degli Amici di Villa Banfi. A un team super organizzato, non poteva mancare neppure quella.