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Attualità | 28 giugno 2023, 07:20

The Ocean Race, i genovesi: “Non mancano i turisti ma serve una proposta culturale più eterogenea"

Tanti gli eventi collaterali in programma, ma non sembra che il flusso interessi tutta la città. "Chi è venuto apposta si trova più vicino alla zona del Waterfront"

The Ocean Race, i genovesi: “Non mancano i turisti ma serve una proposta culturale più eterogenea"

Sono iniziate sabato 24 giugno le celebrazioni per il The Grand Finale di The Ocean Race, la regata che ha scelto Genova per concludere la sua cinquantesima edizione. 

Una festa dello sport che ha al centro la nautica ma che, con le varie iniziative collaterali organizzate ad hoc durante la settimana e che animeranno la città fino al 2 luglio, punta a coinvolgere turisti e cittadini. 

Le stime dell’amministrazione parlavano di circa 300mila turisti attesi in questi giorni, ma come stanno andando realmente le cose secondo i cittadini e i negozianti del centro storico? 

Abbiamo fatto qualche domanda ad alcuni ragazzi che lavorano in una gelateria del Porto Antico, che ci hanno raccontato: “Ci sono spesso grandi gruppi di turisti che arrivano qui, non abbiamo notato grande differenza rispetto alle settimane precedenti”. La stessa percezione è stata confermata anche da esercente di via San Lorenzo: “Negli ultimi due anni ci sono tantissimi turisti in giro, soprattutto chi scende dalle navi da crociera. Non c’è stato un aumento di vendite, ma il passaggio per la via è sempre costante”. 

Dello stesso avviso è anche la titolare di un panificio pasticceria: “Probabilmente i turisti che sono venuti apposta per Ocean Race sono più vicini alla zona del Waterfront, noi qui continuiamo ad avere lo stesso giro di affari, c’è un bel passaggio di visitatori, non ci lamentiamo”. 

I residenti, invece, sono stati un po’ più restii a parlare: complice il caldo, molti hanno preferito non lasciarsi intervistare. Chi ci ha dedicato un po’ del suo tempo ci ha raccontato che “ci sono tanti eventi legati a The Ocean Race anche a livello musicale, ma sento di dire che come spesso accade a Genova si trovano spazi per suonare solo se sul palco si portano grandi nomi, mentre a livello locale un musicista fa sempre fatica a trovare uno spazio in cui farsi conoscere”. E ancora: “Non sono ancora stata a vedere il Waterfront di Levante, sono curiosa di vedere come sono venuti i lavori”.

C’è pure qualcuno che non è dello stesso avviso e ritiene inutile la visita alla zona dedicata alla manifestazione che da sabato ha preso il via nell’area della ex Fiera di Genova. 

Non penso sia il caso di andarci, non trovo la manifestazione interessante e, francamente, non mi pare ci sia troppa gente”.

Insomma, sicuramente una manifestazione che ha portato la città al centro della ribalta internazionale nell’ambito degli sport legati alla vela e al mare ma che non convince tutti. Ma a differenza di altri momenti storici, sembra che in generale l’opinione pubblica sia votata a lanciarsi in consigli e ragionamenti sulle possibili alternative senza mai abbandonare il più classico dei mugugni che, si sa, è pari a un organo vitale per un genovese.

Isabella Rizzitano e Chiara Orsetti

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