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Municipio Medio Ponente | 26 giugno 2023, 18:00

Sestri Ponente, l'A.N.P.I. indignata per sostituzione insegna sulla palazzina Coppedé di via Manara

L'insegna "San Giorgio" sostituita con quella del nuovo proprietario: "Ricordava i lavoratori che da quelle mura il 16 giugno 1944 furono deportati verso i campi di concentramento tedeschi"

Sestri Ponente, l'A.N.P.I. indignata per sostituzione insegna sulla palazzina Coppedé di via Manara

La Sezione A.N.P.I. di Sestri Ponente ha diffuso una nota in cui "fa proprie le rimostranze e l’indignazione di molti sestrini, e non solo, per la decisione di sostituire sulla palazzina Coppedè di via Manara l’insegna 'San Giorgio' con quella del nuovo proprietario GIOBAGNARA". 

La palazzina in questione è soggetta a vincoli della Soprintendenza “sicuramente per le pregevoli linee architettoniche, per il movimento operaio genovese e per i sestrini rappresenta anche uno dei momenti più tragici per i lavoratori che da quelle mura il 16 giugno 1944 furono deportati verso i campi di concentramento tedeschispiegano i rappresentanti. 

All’interno della fabbrica, infatti, si trovano due lapidi che raccolgono i nomi e i volti dei lavoratori caduti nella guerra di liberazione e il successivo attestato da parte del Comune di Genova. 

Secondo l’A.N.P.I., infatti, “il nome 'San Giorgio' pertanto è indissolubile da quella memoria che ci ricorda il prezzo che i lavoratori genovesi e della 'San Giorgio' pagarono nella lotta per la Democrazia e per la salvaguardia degli apparati industriali della città.
La sostituzione di quell’insegna offende pertanto la sensibilità di chi ancora oggi ha memoria di cosa accadde a padri, nonni, amici, ridotti in schiavitù dall’occupante tedesco”.
 

La Voce di Genova ha contattato Andrea Viari, il presidente della sezione di Sestri Ponente di A.N.P.I., che ci spiega: “Quello che chiediamo è di mantenere il legame storico con la comunità per tutti, sia per gli abitanti di Sestri Ponente sia per i genovesi in generale, per che le deportazioni riguardano tutti i cittadini. 

Non vogliamo entrare nel merito del cambio di proprietà, che è legittimo, ma chiediamo solo di non rimuovere l’insegna”.

La richiesta che viene fatta all’amministrazione (la nota è stata inviata anche al Sindaco di Genova Marco Bucci, al Soprintendente per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia arch. Cristina Bartolini, al Presidente di Municipio VI Cristina Pozzi e alla direzione aziendale della ‘Giobagnara’) è quella di dialogare per trovare una soluzione. “Siamo certi che i diversi uffici interessati troveranno una soluzione, riposizionando la storica scritta 'San Giorgio' dove stava, con una soluzione diversa e altrettanto efficace dell’insegna della nuova proprietà.

In un Municipio dove risultano vincolati su edifici simboli divisivi come il fascio littorio, rappresenterebbe un vero atto di spregio alla storia e alla memoria non ridare centralità all’edificio 'San Giorgio' con tutto ciò che ha rappresentato”.

Chiara Orsetti

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