Attualità - 26 giugno 2023, 15:01

Sestri Ponente, inaugurata la panchina azzurra per i diritti dei bambini

Si trova in piazza Montesanto ed è un progetto curato dal nido e scuola dell’infanzia ‘Umberto e Margherita’. Al taglio del nastro le assessore Francesca Corso (Comune) e Teresa Lapolla (Municipio VI)

Se la sono scelta, se la sono verniciata con grandissimo impegno, poi hanno ascoltato qual è il suo significato, poi hanno appreso quali sono i loro diritti. I diritti dei bambini: da oggi, in piazza Montesanto a Sestri Ponente, c’è una panchina azzurra a richiamare l’attenzione di tutti sul rispetto della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. A occuparsi di questo progetto sono il comitato genovese di Unicef, storicamente presieduto da Franco Cirio, il Comune di Genova e il Municipio VI Medio Ponente, e il nido e scuola dell’infanzia ‘Umberto e Margherita’, che si trova proprio in piazza Montesanto, affaccio della centrale via Ciro Menotti, a pochissimi passi da via Sestri.

Questa mattina, all’inaugurazione, hanno partecipato le insegnanti della scuola, oltre alle assessore Francesca Corso per il Comune e Teresa Lapolla per il Municipio. “La scelta di questo spazio urbano, su cui si affacciano le scuole frequentate da 130 bambini e bambine in età prescolare - spiega Francesca Corso - è stata dettata dalla volontà di trasformare l’area in un luogo simbolo per ricordare la centralità dell’infanzia nelle decisioni quotidiane. L’obiettivo è richiamare al rispetto della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che viene ricordata con la Giornata Mondiale dell’Infanzia il 20 novembre di tutti gli anni”.

Dopo le vacanze estive sarà organizzato anche un punto di bookcrossing per rendere ancora più vivibile e animata l’area verde dai più giovani abitanti del quartiere. A coordinare i lavori, per il nido e scuola dell’infanzia ‘Umberto e Margherita’, l’insegnante Chiara Rizzello. “Questa - osserva Teresa Lapolla, che al Municipio VI è assessora alle Politiche Giovanili - è la tappa di un percorso che ho iniziato mesi fa con Comitato Unicef di Genova attraverso una serie di iniziative messe in campo per far conoscere i diritti di cui sono titolari i bambini. La panchina vuole lanciare un messaggio: esiste una Convenzione Onu a loro dedicata e ogni azione legislativa, provvedimento giuridico e iniziativa che riguardi l’infanzia e l’adolescenza deve prevalere su qualsiasi ordine di priorità. Al nostro fianco sempre il Comune di Genova, oggi con Francesca Corso che ringrazio per la presenza. Grazie anche all’asilo ‘Umberto e Margherita’, capofila di questo progetto, e alla Comunità ucraina di Genova che era presente con una rappresentanza”. 

La Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza fu approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989: sanciva, per la prima volta, che tutti i bambini hanno diritti: alla sopravvivenza, allo sviluppo, alla protezione e alla partecipazione. L’accordo formula principi validi in tutto il mondo nell’approccio all’infanzia, indipendentemente dall’estrazione sociale, culturale, etnica o religiosa. Da allora, i bambini vengono considerati individui a pieno titolo, con opinioni proprie che hanno il diritto di esprimere. Tutti gli stati, con l’eccezione degli Usa, hanno ratificato la Convenzione. 

La Convenzione sui Diritti dell’Infanzia comprende 54 articoli che poggiano su quattro principi fondamentali. Anzitutto, il diritto alla parità di trattamento: nessun bambino deve essere discriminato a causa del sesso, dell’origine, della cittadinanza, della lingua, della religione, del colore della pelle, di una disabilità o delle sue opinioni politiche. Quindi, il diritto alla salvaguardia del benessere: quando occorre prendere decisioni che possono avere ripercussioni sull’infanzia, il benessere dei bambini è prioritario, e ciò vale in seno a una famiglia tanto quanto a livello statale. Poi, il diritto alla vita e allo sviluppo: ogni bambino deve avere accesso all’assistenza medica, poter andare a scuola, ed essere protetto da abusi e sfruttamento. Infine, il diritto all’ascolto e alla partecipazione: tutti i bambini, in quanto persone a pieno titolo, devono essere presi sul serio e rispettati; ciò significa anche informarli in modo conforme alla loro età e coinvolgerli nelle decisioni.