3.944 monetine da un euro, in un trolley pesante oltre 30 chili, sono state recapitate questa mattina nella sede romana di Fincantieri, in via Tevere.
Un saldo del debito di un naufrago della Costa Concordia disposto dal Codacons in risposta all’atto di pignoramento da parte della multinazionale che l’uomo si è visto notificare dopo aver chiesto un risarcimento per la notte di terrore di quel drammatico 13 gennaio 2012.
Fincantieri era stata citata in giudizio dal naufrago, insieme a Costa Crociere e a Rina, con l’obiettivo di accertare tutte le responsabilità che avevano portato al tragedia, comprese quelle relative al malfunzionamento della nave.
L’uomo aveva chiesto un risarcimento per la tragica notte dell’Isola del Giglio, in cui persero la vita 32 passeggeri. Il Tribunale di Genova gli aveva riconosciuto un consistente risarcimento disponendo però il pagamento delle spese legali di Fincantieri, per un ammontare complessivo di 14 mila euro.
La sentenza è stata appellata al fine di ottenere la condanna anche di Fincantieri e Rina, e il giudizio pende attualmente dinanzi alla Corte d'Appello di Genova.
“Il pignoramento da parte di Fincantieri, sottolinea l’associazione, è stato avviato nonostante il naufrago abbia già pagato il 75% del dovuto (quasi 10.000 dei quasi 14.000 euro a titolo di spese legali) e dopo che era stata comunque data disponibilità, sia pur con tempi dilazionati, a versare la parte restante”.
Vista la decisione di Fincantieri di proseguire, il Codacons ha deciso di intervenire facendosi carico di ogni onere economico a carico del naufrago e saldando il debito a colpi di monete.