Conquistare una tranquilla permanenza in Serie A. Lasciando da parte ogni sorta di volo pindarico balenato nelle menti dei tifosi rossoblù dal cambio di proprietà, sarà questo lo "scudetto" del Genoa nella prossima stagione.
Sostenibilità è la parola d'ordine della proprietà fin dal primo giorno del suo insediamento, più volte ribadita dalle alte sfere genoane e della galassia 777 Partners. Un percorso fatto di step che, almeno per questi primi anni, pare consigliare prudenza o oculatezza nelle spese per quanto riguarda le scelte di calciomercato.
Se l'anno scorso la missione degli addetti era quella di costruire una sorta di "instant team", un gruppo pronto a riconquistare in "only one year" la massima categoria senza tradire tuttavia completamente la linea futuribile e sostenibile, quest'anno la musica potrebbe cambiare. Ma nemmeno troppo, optando per giocatori funzionali nell'immediato per raggiungere l'obbiettivo e anche in grado di essere investimenti per il futuro.
L'esempio lampante di questo tipo di scelte è stato quello di Dragusin, in un'operazione che il ds Ottolini vorrebbe replicare sempre con la Juventus. L'obbiettivo stavolta sarebbe puntato su un altro giovane da consacrare definitivamente quale giocatore di livello in massima serie, nonostante Max Allegri la scorsa stagione gli abbia dato già un ampio minutaggio: si tratta del 19enne Fabio Miretti, che potrebbe trovare meno spazio visto il ritorno in bianconero di una vecchia conoscenza genoana quest'anno in prestito al Monza, ovvero Rovella.
Il copione potrebbe essere quello di un anno fa, col giocatore che pare tentennare in attesa di capire con chiarezza i piani della Vecchia Signora. Una situazione comprensibile nelle dinamiche del mercato estivo che però palesa i piani del Genoa, indirizzati a "svecchiare" innanzitutto la mediana. Con la conferma di Kevin Strootman a un passo, la ricerca è per le alternative ai confermati, come Milan Badelj.
Radio mercato da Roma nelle ultime ore ha lanciato nuovamente in orbita genovese, stavolta però genoana, il nome di Gonzalo Villar. Il giovane spagnolo di Murcia sembrava avere le carte in regola per diventare protagonista coi giallorossi, poi l'avvento in panchina di José Mourinho ha cambiato le carte in tavola: prima il prestito di un anno al Getafe, poi sei mesi alla Sampdoria lo scorso anno e quindi il ritorno agli azzurri madrileni col giocatore rientrato ora alla casa madre in attesa di una futura destinazione che lo possa vedere protagonista.
Dovrebbe parlare castigliano anche la corsia mancina. Al momento Haps, dopo la sfortunata parentesi dell'ultimo semestre, dovrebbe tornare al Venezia col quale poi si potrebbero comunque riaprire in futuro spiragli di trattativa. Per un posto da titolare la strada più accreditata sembrerebbe quella dell'ex Mainz Aaron Martin, 26enne svincolatosi dai tedeschi.
Un altro pezzo di piccola rivoluzione dovrebbe quindi essere nel reparto offensivo. Gudmundsson avrebbe attirato le attenzioni di alcuni club lungo l'Appennino (Fiorentina, Sassuolo e Bologna) ma non vi è più necessità di cadere in frettolose cessioni, Aramu e Coda invece paiono destinati ad accasarsi altrove dopo aver portato alla causa un contributo decisamente inferiore alle aspettative.
Per colmare il vuoto di gol messi a segno da un centravanti, la strada porterebbe innanzitutto a un ritorno, quello di Krzysztof Piątek. Il polacco, di proprietà di un altro club della galassia 777 come l'Hertha Berlino e in prestito nell'anno appena passato alla Salernitana, sarebbe un primo profilo individuato, seppur con un nodo ingaggio da limare (attualmente percepisce 3,5 milioni, troppo per i parametri genoani di ora).