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Attualità | 21 giugno 2023, 07:20

Maturità al via, stamattina la prima prova scritta per quasi 6000 studenti genovesi

Le prove avranno inizio in tutti gli istituti alle 8.30 e gli studenti avranno a disposizione 6 ore per consegnare il proprio lavoro

Maturità al via, stamattina la prima prova scritta per quasi 6000 studenti genovesi

Al via gli esami di maturità 2023. Questa mattina, mercoledì 21 giugno, è il giorno della prima prova scritta, che vedrà impegnati in Liguria 10.846 studenti, di cui  5.892 a Genova e provincia.

Superata la fase dell’emergenza sanitaria, l’esame di Stato torna alla normalità, cioè a quanto previsto dalle norme in vigore.
Ci sono due prove scritte a carattere nazionale (decise cioè dal Ministero) e un colloquio. Ci sono commissari interni ed esterni. Lo svolgimento delle prove Invalsi è requisito di ammissione, ma non c’è connessione fra i risultati e gli esiti dell’Esame di Stato.

La prima prova scritta, secondo il ministero dell'Istruzione e del Merito, ha il compito di accertare “la padronanza della lingua italiana (o della diversa lingua nella quale avviene l’insegnamento) sia le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti”. 

Le prove avranno inizio in tutti gli istituti alle 8.30 e gli studenti avranno a disposizione 6 ore per consegnare il proprio lavoro.  Anche quest’anno i candidati avranno a disposizione tipologie di tracce differenti che spaziano tra l’ambito artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale.

Tra gli argomenti che potenzialmente potrebbero essere sorteggiati, oltre ai grandi autori della letteratura e alle tematiche di attualità, c’è l’ottantesimo anniversario della caduta del fascismo, i 75 anni di entrata in vigore della Costituzione italiana e la morte di Silvio Berlusconi che potrebbero fare capolino fra le tracce a disposizione dei maturandi. 

Gli studenti possono scegliere, tra le sette tracce, quella che pensano sia più adatta alla loro preparazione e ai loro interessi. La prova può essere strutturata in più parti. Ciò consente di verificare competenze diverse, in particolare la comprensione degli aspetti linguistici, espressivi e logico-argomentativi, oltre che la riflessione critica da parte del candidato, scrive ancora il ministro.  

La seconda prova si svolgerà giovedì 22 giugno, ed è dedicata a una o più discipline che caratterizzano il corso di studi. Negli istituti professionali di nuovo ordinamento, invece, la prova verte su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo e non su discipline. Quest’anno torna ad essere una prova nazionale (mentre lo scorso anno le tracce erano state elaborate dalle singole commissioni d'esame). Il ministero, con un apposito decreto, ha definito le discipline oggetto di questa seconda prova. Per conoscere le discipline oggetto della seconda prova e quelle affidate ai commissari esterni è disponibile un apposito motore di ricerca.

Il colloquio si svolge dopo gli scritti e riguarda anche l’insegnamento trasversale dell'educazione civica.
Si tratta di un colloquio in chiave multi e interdisciplinare: in poche parole, la commissione valuta sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente.

Prenderà il via da uno spunto iniziale (un’immagine, un breve testo, un breve video) scelto dalla Commissione. È la fase dell’Esame in cui valorizzare il percorso formativo e di crescita, le competenze, i talenti, la capacità dello studente di elaborare, in una prospettiva pluridisciplinare, i temi più significativi di ciascuna disciplina. Questi ultimi saranno indicati nel documento del Consiglio di Classe di ciascuno studente.

Nell'ambito del colloquio il candidato espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l'esperienza PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) svolta nel percorso degli studi.

Redazione

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