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Politica | 20 giugno 2023, 17:15

Caro affitti: in consiglio comunale passa l'impegno di destinare l'ex Buridda ad alloggi per studenti

L'allarme era stato lanciato dall'Università di Genova, secondo cui servono più alloggi per studenti per combattere il calo demografico

Caro affitti: in consiglio comunale passa l'impegno di destinare l'ex Buridda ad alloggi per studenti

Il caso del caro affitti che nelle scorse settimane ha scatenato le proteste degli studenti universitari, è approdato in consiglio comunale con la mozione presentata dal consigliere di Vince Genova Walter Pilloni che impegna sindaco e giunta, una volta valutato il problema, “di farsi parte diligente individuando con gli assessorati tutte le azioni tese ad agevolare la permanenza dei giovani studenti, stranieri o non residenti nella nostra città, avviando un potenziamento dell’offerta al fine di stimolare l’interesse e magari anche la decisione dei giovani di frequentare la nostra Università, rispetto ad un analogo Ateneo in altra città”.

La mozione, modificata con quattro ordini del giorno e altrettanti emendamenti di Pd, che sulla pratica si è astenuto, Lega e Lista Rossoverde, mira a risolvere un problema, quello del caro alloggi, sollevato in diverse città, in particolare Milano, Roma e Torino, dove decine di studenti hanno portato avanti una contestazione sul disagio che si trovano ad affrontare visti i prezzi alle stelle degli alloggi universitari, che rischiano di condizionare le scelte di studio dei giovani, che virano verso città più accessibili.

Pilloni cita uno studio di 'Scenari Immobiliari' secondo cui il numero degli alloggi soddisfa oggi solo il 3 per cento delle richieste medie attuali in tutto il Paese. Il governo nei giorni scorsi è corso ai ripari con l'istituzione di un gruppo di lavoro che avrà il compito di valutare la possibilità di ridurre del 15 per cento il costo degli affitti mettendo a disposizione 400 milioni di euro già stanziati per creare 14 mila posti letto a cui potrebbero aggiungersene 60 mila finanziati dal Pnrr.

Per Pilloni è dunque necessario intervenire con politiche di ampliamento dell'offerta di residenza studentesca che potranno negli anni accrescere il richiamo dell'Università. Nei mesi scorsi sul tema era intervenuto il prorettore dell'Università di Genova Claudio Carmeli, il quale in commissione comunale aveva parlato della necessità di nuovi spazi per combattere il calo demografico in città. Di alloggi se ne parla anche nell'ambito del Pinqua, il piano sulla qualità dell'abitare.

Il progetto più grande è quello del restauro di un immobile in via Balbi, dove sono previsti 55 posti letto a disposizione dell'Università. Un altro spazio dedicato a uno studentato è quello dell'Albergo dei Poveri.

Altre aule saranno recuperate con i fondi del Piano Carruggi in via Pre' ai civici 12 e 14. In zona Darsena l'obiettivo è quello di recuperare gli spazi in uso alla Marina Mercantile dove il Comune sta cercando di reperire aule didattiche e studio.

Ci sono poi cinque immobili confiscati alla criminalità organizzata in via Porro. In uno di questi il progetto è quello di ricavare spazi destinati al 'visiting professor', ovvero per i professori in trasferta che si trasferiscono a Genova. Nella zona di San Martino sarà realizzato uno spazio con aule per gli studenti della facoltà di Medicina. Un altro progetto riguarda San Fruttuoso, nell'ambito del restauro di Villa Imperiale dove saranno ricavate aule per la didattica.

Durante la discussione in consiglio, Alberto Pandolfo, Pd, ha chiesto alla giunta di attivarsi affinché nel futuro del Waterfront di Levante mantenga la previsione di 8900 metri quadri di studentato. Il progetto al momento prevede la creazione della cosiddetta 'Fabbrica delle Idee', più che uno studentato si tratta di un incubatore di idee destinato ai giovani che sorgerà accanto al padiglione Jean Nouvelle. Il Pd, tramite Davide Patrone ha chiesto inoltre di intervenire abbattendo l'Imu ai proprietari di immobili affittati a studenti e di destinare l'ex Buridda di via Bertani ad alloggi di residenza studentesca.

La pratica è passata con 25 voti favorevoli.

Francesco Li Noce


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