L’occupazione in Liguria cresce, confermando una tendenza tangibile a livello nazionale, ma sul mondo del lavoro continua a pendere la minaccia della scarsa qualità dei rapporti contrattuali. Lo denuncia la CISL regionale.
Nel primo trimestre del 2023, secondo i dati diffusi dall’Istat , in Liguria gli occupati sono arrivati a quota 612mila, in crescita rispetto agli 584mila del primo trimestre 2021.
Il vero passo in avanti si è registrato nei servizi: da 448mila a 469mila unità. Nel solo segmento che comprende commercio, alberghi e ristoranti la Liguria è passata da 131mila a 137mila occupati.
“Sono numeri che testimoniano quanto sia importante e quali risultati possa offrire lo sforzo comune tra istituzioni, mondo del lavoro e categorie datoriali: il caso del Patto sul turismo ne è la dimostrazione più tangibile – commenta Luca Maestripieri, segretario generale della CISL Liguria – Credo che quella del confronto e della collaborazione ‘sul campo’ sia la strada sulla quale insistere. Una strada che la CISL sta indicando da tempo e che sta dando risultati concreti. Ma c’è sempre il nodo della qualità dei contratti: la dignità della persona, la sua sicurezza sociale, il suo diritto di immaginare e progettare un futuro per sé e per la propria famiglia, sono fattori che non possono prescindere da un’occupazione stabile e ben retribuita”, continua Maestripieri.