Municipio Valpolcevera - 15 giugno 2023, 13:05

Si traccia il futuro di via Porro, con nuovi alloggi, attività e la pedonalizzazione

L'obiettivo è trasformare l'area da zona di passaggio a un vero e proprio quartiere urbano. Si lavora per la consegna dei primi alloggi il 14 agosto

L'obiettivo è trasformare entro la fine del 2024 l'area di via Porro da passaggio secondario a vero e proprio quartiere urbano in cui si avvicendano attività differenziate e soprattutto con esse nuovi abitanti altrettanto differenziati per fasce: i già residenti, i nuovi ingressi con particolare attenzione per i giovani nuclei famigliari e gli studenti. Incrementando le relazioni con le altre polarità della zona, per accrescere la funzionalità e l'attrattività della zona.



Lo studio realizzato dal Dipartimento di Architettura e Design dell'Università di Genova con il coordinamento di Spim, che si occupa dell'efficientamento e del recupero degli immobili, e il Comune di Genova, è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa a cui ha partecipato, collegata da remoto, anche Egle Possetti, presidente del Comitato Vittime Ponte Morandi. A due mesi dal quinto anniversario dal crollo del ponte, si pensa al futuro dell'area, dove ci saranno alloggi per studenti e giovani coppie all'insegna del social housing, attività commerciali e ricreative, una nuova idea di mobilità con la pedonalizzazione di via Porro e lo spostamento delle auto in via Fillak, e sullo sfondo il grande cerchio rosso di Boeri, per cui sono state avviate le procedure per l'assegnazione del bando di gara.

Per quanto riguarda gli alloggi, saranno 120 in totale e si farà di tutto per assegnare e consegnare i primi entro il 14 agosto, il giorno dell'anniversario della tragedia.

Sin dopo la tragedia di Ponte Morandi la riqualificazione e la valorizzazione socio-urbana di via Porro sono rientrati fra gli obiettivi prioritari della nostra Amministrazione, nel ricordo e nel rispetto di coloro che tanto hanno sofferto in questa immane tragedia. - dichiara Pietro Piciocchi, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici- I preziosi studi realizzati dal Dipartimento Architettura e Design dell'Università di Genova che sono stati svolti con il coordinamento con Spim, la società comunale di valorizzazione del patrimonio immobiliare di cui sono responsabile in Giunta, dimostrano che operando in sinergia con competenza e passione è possibile trovare soluzioni eccellenti che, integrate con ulteriori aree, permetteranno la realizzazione di un unico ampio progetto che cambierà la percezione e la vivibilità di quel territorio moltiplicandone gli effetti positivi a beneficio di tutta la città”.

Dopo la collaborazione sugli Archi di Genova e Palazzo Galliera, abbiamo coinvolto il Dipartimento Architettura e Design dell'Università di Genova per mettere a punto uno studio di rigenerazione urbana per via Porro che supporti l'obiettivo di conferire al quartiere la giusta qualità residenziale, integrando esigenze lavorative e ludiche. - spiega Stefano Franciolini, amministratore delegato di Spim - Non vogliamo avere un quartiere dove si transita semplicemente, vogliamo disegnare una zona che abbia una sua identità, un territorio che "appartiene" a chi ci abita, con una sua immagine di umanità e facilità di movimento, capace di dare opportunità di fruizione a tutti”.

Il contributo del dipartimento Architettura e Design è partito dalla lettura percettiva di alcuni elementi sostanziali: la relazione visiva con le aree limitrofe, l'individuazione di cesure visuali, l'analisi del linguaggio urbano e architettonico tenendo sempre in grande considerazione il nuovo ponte San Giorgio e la memoria del preesistente.

Quello che è stato il nostro studio è un cambio di punto di vista. - ha commentato Elisabetta Ruggiero dell'Università di Genova - Un'immagine di una zona di Genova molto nota che è sempre stata ritratta dall'alto, dando valorizzazione alle infrastrutture che la attraversavano, sempre molto importanti. Abbiamo però cercato di guardare l'area dalla parte di chi la vive tutti i giorni, da chi la attraversa, da chi abita o da chi ci andrà ad abitare. Per questo abbiamo lavorato sull'identità e sulla percezione di questo luogo, andando ad analizzare le difficoltà percettive. Abbiamo cercato di valorizzare gli accessi a questa zona, dando un'identità a via Porro partendo dal cerchio della memoria, facendo sì che quella forma circolare diventi effettivamente uno snodo attraverso il quale succedono una serie di attività e vitalità per quest'area”.

Per quanto concerne via Porro, si è pensato ad una sistemazione dell'area di rispetto che la separa dalla ferrovia, rendendola terrazzata, vivibile e con piantumazioni a verde pubblico e a orti condominiali, di pertinenza degli edifici ristrutturati da Spim. Inoltre, per rendere percettivamente intuibile la presenza del parco previsto dall'Architetto Boeri situato ad una quota superiore, quindi non direttamente visibile, si è ideato un rivestimento musivo della parete che lo costeggia in modo da "raccontare" la presenza di tale spazio attraverso la realizzazione di immagini facilmente manutenibili, ad esempio realizzate con tassellazioni ceramiche lavabili e sostituibili anche singolarmente. Molta attenzione è stata anche riservata agli interventi dedicati alla qualità dello spazio di percorrenza, pedonalizzando e riqualificando gli accessi, nonché spostando gli attuali parcheggi su via Fillak e ridefinendone la struttura da lineare a lisca di pesce in modo da aumentarne la numerosità.

L'obiettivo complessivo degli studi messi a punto dall'Università è incrementare le relazioni con altre polarità vicine per accrescere la funzionalità e l'attrattività dell'area di via Porro mettendola in relazione anche fisica con il progetto del "Cerchio Rosso" dello studio Boeri. In particolare, si è lavorato sulla proposta di una rampa di collegamento e con la realizzazione di alcuni segni a scala urbana (sedute, colorazioni di collegamento sui percorsi, ecc.) in continuità cromatica con tale opera. Analogo collegamento, stavolta tramite una passerella ciclo-pedonale, è stato proposto per la zona già oggetto di recupero come impianto sportivo nonché per i parcheggi e la stazione metro di Brin.

Lo studio dell'ateneo genovese indica anche alcune proposte di ridestinazione d'uso a partire dalla presenza di punti di servizio commerciali per il quartiere: minimarket, farmacia, tabaccheria, luoghi di ristoro, di ritrovo per residenti, ecc. ma anche di asili parentali, residenze agevolate per famiglie e studentati e punti di aggregazione per anziani.

Files:
 Presentazione 2023 via porro 5 6 11 Tursi 15 giugno (20 MB)