Attualità - 15 giugno 2023, 09:40

Palmaro e Pra’, parte l’azione contro Autostrade per la mancanza delle barriere antirumore

L’iniziativa, intrapresa dall’avvocato genovese Santo Durelli, viene coordinata dal Comitato Palmaro: si chiedono l’installazione della galleria fonica e il risarcimento dei danni subiti

Anche nel Ponente genovese, esattamente come nella Valpolcevera, i cittadini si sono rivolti agli avvocati per far valere i propri diritti e chiedere un preciso cronoprogramma circa l’installazione delle barriere fonoassorbenti lungo l’autostrada A10. La situazione di disagio riguarda un tratto di circa due chilometri tra Pra’ e Palmaro, con decine e decine di edifici coinvolti e migliaia di famiglie vittime di rumori assordanti a ogni ora del giorno e della notte, oltre che di un consistente inquinamento atmosferico.

Nei giorni scorsi, presso Villa De Mari a Palmaro, il Comitato Palmaro ha organizzato un incontro cui hanno partecipato parecchi residenti, che hanno appreso i prossimi passi della vertenza dal legale incaricato. È l’avvocato Santo Durelli, che ha lo studio a Genova ed è specializzato a livello nazionale sulle tematiche legate all’inquinamento acustico e relative normative.

“Lo scopo - racconta Roberto Di Somma, presidente del Comitato Palmaro e tra le persone in primissima linea anche sulla battaglia contro la realizzazione dei cassoni della nuova diga di Genova al sesto modulo del porto di Pra’ - era quello di informare i cittadini sulla problematica del rumore e dell’inquinamento causati dall’autostrada A10 che attraversa e divide il quartiere di Palmaro e la delegazione di Pra’. Dopo numerose delusioni da parte di tutte le istituzioni coinvolte, inclusi il Municipio, il Comune, la Regione e Autostrade per l’Italia, il direttivo del Comitato Palmaro ha deciso di offrire ai cittadini un’opportunità reale per ottenere la tanto desiderata barriera fonica per il quartiere. Questa azione fa seguito alle precedenti iniziative intraprese dal Comitato negli anni passati, che sono state fondamentali per consentirci di continuare su questa strada. Sebbene non sarà un percorso facile, siamo fiduciosi che sia già ben avviato e strutturato”.

Le azioni che il Comitato Palmaro ha intrapreso e completato finora includono: “Rilevamenti fonometrici di parte nel tratto stradale di via Diano Marina; rilevamenti fonometrici effettuati da Arpal nel tratto di via Bordighera; invio di una diffida legale ad Autostrade”. Durante l’incontro, l’avvocato Durelli ha illustrato tutte le fasi necessarie per raggiungere l’obiettivo e ha risposto a tutte le domande dei partecipanti.

“In sintesi - riassume Roberto Di Somma - i passaggi essenziali saranno i seguenti: diffida ad Autostrade da parte dei cittadini che desiderano intraprendere un’azione legale, invitando l’azienda a realizzare la galleria fonica nel più breve tempo possibile; mediazione, nel caso in cui la diffida non riceva risposta; azione legale. Nel caso in cui neppure la mediazione avrà esito positivo, verrà intrapresa un’azione giudiziale per obbligare società Autostrade a realizzare la barriera fonica, oltre che per chiedere il risarcimento dei danni subiti. Il Comitato Palmaro si impegna attivamente per cercare di concludere questa vicenda nel modo migliore possibile, avendo come primario obiettivo l’ottenimento della galleria fonica, oltre che il risarcimento dei disagi”.

Per informazioni riguardo le azioni da intraprendere e per unirsi a queste iniziative, è possibile contattare il Comitato Palmaro al seguente indirizzo mail: comitatopalmaro@gmail.com oppure telefonare al numero 351 7188171.

Intanto, del tema barriere antirumore si è discusso anche ieri in Consiglio Comunale, con l’interpellanza presentata alla Giunta Bucci da parte della consigliera di Genova Civica, Maria José Bruccoleri: “Le barriere fonoassorbenti presenti nel tratto autostradale tra Sestri Ponente e Pegli, precisamente sopra Sant’Alberto/Villini Rollino sono state rimosse, procurando un danno agli abitanti della zona, costretti a sopportare un rumore assordante, oltre che maggior inquinamento dovuto ai gas di scarico. Chiedo se l’Amministrazione è a conoscenza di questa situazione e se intende rivolgersi alla società Autostrade perché vengano ripristinate al più presto”.

L’assessore comunale alla Mobilità, Matteo Campora, ha replicato: “Ricordo che abbiamo fatto una Commissione sul tema delle barriere ed è stato chiesto ad Aspi di velocizzare il ripristino. Sul caso specifico portato alla nostra attenzione, mi attiverò subito per verificare i tempi e penso possa essere d’aiuto, a luglio, convocare una Commissione per verificare lo stato di avanzamento dei lavori. È un tema davvero importante e auspichiamo che i lavori della Gronda possano partire il prima possibile, la sua realizzazione sarà fondamentale per coloro che vivono sull’autostrada”. Intanto, i cittadini, esasperati, passano dalle parole alle vie legali. Era il minimo che potesse accadere.