Politica - 13 giugno 2023, 10:06

Polemica in consiglio regionale sul ricordo a Berlusconi, la giunta abbandona l’aula

Il primo a lasciare l'aula il consigliere Pastorino, poi la discussione e l'abbandono di maggioranza e giunta

Polemiche in consiglio regionale per la decisione del consigliere di opposizione, capogruppo di Linea Condivisa, Gianni Pastorino di abbandonare l'aula durante il minuto di silenzio in ricordo di Silvio Berlusconi.

Come avvenuto ieri in alcuni municipi, questa mattina si aperta una lunga discussione in Regione. I consiglieri Selena Candia e Ferruccio Sansa hanno deciso di entrare solo dopo il minuto di silenzio in ricordo del Cavaliere.

Pastorino ha spiegato le ragioni del suo gesto in una nota:

"Non sono tra coloro che festeggia la morte di nessuno ma oggi non ho partecipato al minuto di silenzio che il Consiglio Regionale della Liguria ha voluto dedicare a Silvio Berlusconi.

Berlusconi è stato, per quanto mi riguarda, tutto ciò che di negativo ha rappresentato la politica dal 1993 ad oggi con l’utilizzo spesso personale della politica, 60 leggi ad personam, reati fiscali infiniti, la politica davanti ai tribunali di tutta Italia, l’imbarazzo internazionale ad avere a che fare con un pregiudicato che ha riportato condanne tali da essere escluso per anni dal Parlamento. Un uomo che ha segnato pagine negative della politica italiana non dimenticando tutte le polemiche e le iniziative giudiziarie rispetto ai suoi presunti collegamenti con la malavita organizzata.

Mi stupisce che alcuni colleghi in Consiglio Regionale si lamentino che sia uscito dall’aula. Questi colleghi che mi criticano sono gli stessi che in questi anni più di tutti hanno tradito Berlusconi, sperando di dividersene le spoglie quando era ancora vivo e che oggi lo potranno fare tranquillamente attaccando Forza Italia e le sue operazioni politiche per prenderne l’eredità. Sono quelli che si sono allontanati durante le inchieste giudiziarie, alcuni di loro erano ad Arcore con lui ma sono spariti e che, quando Berlusconi era 'in sella' abbassavano la testa e garantivano a gran voce fedeltà.

Ma d’altra parte questo, spesso, è la politica e allora preferisco dire le cose con chiarezza. Ho sempre combattuto le idee di Berlusconi prima da sindacalista poi da politico e quindi non ho partecipato al minuto di silenzio".

Queste dichiarazioni hanno scatenato la discussione. Dai banchi della maggioranza i primi ad andare sono stati Angelo Vacarezza e Claudio Muzio perché considerate inaccettabili le assenze programmate di alcuni colleghi.

"Oggi non mi sento di far parte di quest'aula - ha detto Vaccarezza - Ci vergogniamo dello scandalo che è avvenuto qui".

"È un momento buio della storia di quest'aula - aggiunge Muzio - Rispetto Pastorino che ha fatto un gesto forte, che non condivido per nulla ma alla luce del sole. Qualcun altro però è uscito facendo finta di niente. Il fatto di entrare di di soppiatto o di non entrare proprio non è condivisibile. Per questo lascio anch'io l'aula".

Dopo questa discussione anche l'intera giunta regionale ha deciso di lasciare l'aula.

“Questa mattina, abbiamo assistito a un atto di Giunta degno di paesi dove la democrazia è utopia: la Giunta ha abbandonato il Consiglio regionale, in polemica con chi ha scelto di non partecipare al minuto di silenzio per la scomparsa dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Come M5S, siamo rimasti in Aula. Abbiamo anzi scelto un codice comportamentale rispettoso per la vicenda umana, benché il nostro giudizio sull’uomo politico non sia mutato e non potrà mai mutare. Altrettanto avremmo voluto fosse stato fatto dal centrodestra, che ha invece criticato le scelte altrui, espressione peraltro di libertà di pensiero e di azione, compiendo quello che riteniamo una mancanza di rispetto per i cittadini liguri, che da noi si aspettano che i lavori d’Aula vengano espletati. La destra regionale, dunque, oggi ha deciso di boicottare le istituzioni”, aggiungono i consiglieri del M5S Fabio TosiPaolo Ugolini.

"Oggi ho deciso, con Selena Candia e Gianni Pastorino, di non partecipare al minuto di silenzio dedicato a Silvio Berlusconi nell'aula del Consiglio Regionale - dice Ferruccio Sansa - Non è stato per mancanza di rispetto della morte di un uomo.

E nemmeno, ovviamente, perché politicamente Berlusconi ha rappresentato un'idea di Italia opposta alla mia.

L'ho fatto perché provavo un disagio personale che ho creduto di dover manifestare. Da anni chiedo che in Consiglio siano ricordati i migranti morti sulle spiagge, le strade, le ferrovie e i sentieri dei nostri monti mentre cercano di raggiungere un futuro migliore. Mi è stato risposto NO.

Da anni chiedo che siano commemorati degnamente i carcerati che muoiono suicidi o uccisi nella nostre carceri. Mi è stato risposto NO.

Si è invece deciso, legittimamente, di commemorare un uomo che è Stato Presidente del Consiglio, ma che era anche pregiudicato. Che aveva legami tutt'ora non chiari con figure legate alla mafia.

Ecco, perché i migranti no? Perché i carcerati no? E chi ha violato le leggi dello Stato pur rappresentando le istituzioni ai massimi livelli invece SÌ?

Ho deciso di non essere presente perché credo fosse mio dovere manifestare il mio disagio profondo. Se di fronte alla morte siamo tutti uguali, allora dobbiamo esserlo davvero fino in fondo".

Oggi, come ogni martedì è in programma anche il consiglio comunale. Anche in sala rossa alcuni dei consiglieri di opposizione probabilmente abbandoneranno l'aula

Francesco Li Noce e Marco Garibaldi


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