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| 12 giugno 2023, 11:46

Berlusconi a Savona: il comizio fiume, i tafferugli e l'imprevisto in ascensore

Martedì 8 aprile 2008 un vero e proprio show in piazza Sisto davanti a circa 5 mila persone

Berlusconi a Savona: il comizio fiume, i tafferugli e l'imprevisto in ascensore

Ad 86 anni si è spento all'ospedale San Raffaele di Milano Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, ma soprattutto una delle figure più conosciute e discusse del nostro Paese.

Martedì 8 aprile 2008, in occasione della campagna elettorale per le seguenti elezioni politiche, l'allora numero uno del Popolo della Libertà giunse a Savona per un comizio fiume di quasi due ore in piazza Sisto: ad accoglierlo, sotto la pioggia, circa 5 mila persone. Una giornata scandita inoltre dagli scontri tra alcuni giovani contestatori e la polizia che fecero registrare complessivamente 13 feriti.

Sul palco montato nella centralissima piazza savonese, il Cavaliere offrì un vero e proprio show contraddistinto dalle sue note battute, dalle frecciate ai rivali dell'epoca e dagli immancabili attacchi alla magistratura. Sul terrazzo di uno studio legale affacciato sull'evento lo striscione pro Berlusconi "Rialzati Savona", proprio sotto le bandiere del PD presenti sul balcone della sede provinciale dem. In corso Italia, invece, uno striscione ironico: "Silvio facci ridere, raccontane ancora". 

Un clima quasi più da stadio che da politica, a testimoniarlo le richieste di alcuni giovanissimi studenti radunatisi a pochi passi dal palco: "Silvio compraci Ronaldinho". Parole alle quali lo storico patron del Milan rispose interrompendo il comizio: "Stiamo cercando di fare il possibile, lui ha detto che non andrà in un'altra squadra se non in quella campione del mondo (i rossoneri nel 2008 ndr)". L'estate seguente il brasiliano arrivò effettivamente a Milano.

Numerosi i volti della politica locale che parteciparono a quella giornata, da Sandro Biasotti ad Angelo Vaccarezza (che ricopriva il ruolo di segretario provinciale del Pdl), oltre ai candidati alle successive elezioni Franco Orsi, Eugenio Minasso, Enrico Musso e Fiamma Nirenstein. Sul palco salirono anche i "difensori del voto", figure incaricate alla sorveglianza sulle operazioni di spoglio delle schede elettorali: tra loro anche l'attuale sindaco di Andora Mauro Demichelis.

Dopo il bagno di folla in piazza, Berlusconi si spostò al Palacrociere per tirare il fiato e per prendere parte al ricevimento dei rappresentanti di lista. Qui l'inconveniente: l'ascensore sulla quale stava salendo verso l'attico messo a disposizione dalla famiglia Orsero al 18esimo piano della torre Bofill rimase bloccato. Con il Cavaliere anche le quattro guardie del corpo, Claudio Scajola e i fratelli Raffaella e Antonio Orsero. Dopo quindici minuti, e l'intervento dei Vigili del fuoco, il ritorno alla normalità. Un fuori programma fastidioso che non scalfì Berlusconi: dopo circa 45 minuti di riposo, la discesa (stavolta senza problemi) verso il ricevimento per una sorta di bis, dopo quanto già mostrato in piazza Sisto, anche per gli avventori del ricevimento.

Roberto Vassallo

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