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Municipio Ponente | 01 giugno 2023, 16:01

Jacopo Saliani corona il sogno: da Multedo alla principale radio di Roma

Il ragazzo di 24 anni, che ci ha intrattenuto durante il lockdown con la musica sui tetti della sua abitazione, approda a Radio Globo: “Un’avventura bellissima, grazie a chi mi ha scelto”

Jacopo Saliani corona il sogno: da Multedo alla principale radio di Roma

Dai tetti di Multedo alla principale emittente radiofonica romana. È la storia di un ragazzo d’oro, un ragazzo generoso e dall’animo gentile, un ragazzo al quale non si può voler bene: perché è sempre cortese, sempre disponibile, sempre di buon umore. Se poi, oltre a tutto questo, si considera che è un grande esperto di musica e un eccellente professionista, ecco che allora la carriera di Jacopo Saliani non poteva non conoscere il salto, e lui non poteva che fare il botto, o meglio ‘la botta’, come dicono a Roma, sua città d’adozione da qualche mese.

Jacopo Saliani è un giovane di 24 anni che vive a Multedo, nel Ponente genovese, e che, sin da bambino, ha sempre sognato di poter lavorare nel mondo della musica, come dj e come speaker radiofonico. E se come dj c’era già ampiamente riuscito (con il nome di Jay-S), come speaker gli mancava il coronamento: ha iniziato a Radio Babboleo, ha lavorato per una radio di Crotone e, ora, ha intrapreso una nuova avventura lavorativa niente meno che a Radio Globo, che è la principale emittente della Capitale e del Lazio, una radio che vanta ascolti altissimi, appena sotto rispetto a quelle nazionali. Un’istituzione, insomma, per le strade e per le case di Roma.

Di Jacopo si era parlato parecchio ai tempi della pandemia e del lockdown, perché dal tetto del suo palazzo di via dei Reggio trasmetteva ogni sera venti minuti di musica, per tenere compagnia alle persone ‘recluse’ in casa, per lanciare un saluto, una dedica, un messaggio di ottimismo, ma anche per richiamare al senso di responsabilità, per fare appello alla pazienza in una situazione difficile, per rivolgere un pensiero alle persone decedute. Sempre con stile, con le belle parole, con una presenza piacevole eppur discreta: sono tutte qualità che hanno ‘sfondato’ anche a Roma: “Ho fatto due mesi di formazione e lunedì scorso sono partito con la prima trasmissione in diretta, dalle 22 alle 2, in sostituzione di un collega. Per il momento faccio il jolly, nel senso che vado in supporto di altri speaker, ma in futuro spero di farmi apprezzare e sapermi meritare una fascia oraria. Adesso però non ci penso: penso al mio lavoro, a farlo bene, penso alla grandissima occasione che mi è capitata. E voglio ringraziare tutto il gruppo di Radio Globo per avermi scelto. È un orgoglio, un onore, un piacere enorme”.

Jacopo ricorda: “Ho mandato un provino alla radio e qualche giorno dopo sono stato chiamato per un colloquio a Roma. Era la prima volta nella mia vita che mettevo piede nella Capitale, lo confesso. Ora vivo qui la maggior parte della settimana ma, appena posso, nel week end torno a casa da mamma e papà e da mio fratello, che mi hanno sempre sostenuto e non posso che dire un enorme grazie anche a loro”.

Radio Globo si trova in zona Marconi, vicino alla Basilica di San Paolo fuori le Mura: “Io parlo tra una canzone e l’altra, soprattutto di musica. La trasmissione ovviamente va preparata, non si può arrivare senza saper cosa dire. C’è tutta una scaletta da seguire. I brani da trasmettere vengono scelti dal programmatore musicale. Mi emoziona il fatto di essere ascoltato non solo in tutta Roma, che già è una città enorme, ma anche in tutto il Lazio e in parte della Toscana e della Campania”.

Ma, in realtà, Radio Globo può essere ascoltata anche al di fuori delle frequenze radio, e quindi in tutto il mondo: basta andare sul sito web dell’emittente e scaricare l’app per i telefonini: “Così anche mia mamma mi ha ascoltato da Multedo” e di certo lo avrebbe fatto anche la nonna di Jacopo, che purtroppo è mancata qualche settimana fa, e Jacopo vi era molto legato. 

“Sono in una realtà bellissima, grato di essermi guadagnato la stima dei proprietari della radio”. Ma la parte del dj è finita? “Assolutamente no: cercherò di fare serate appena mi sarà possibile”. Intanto sotto al Cupolone e sulle sponde del Tevere, da Ponte Sisto a Castel Sant’Angelo, da Prati a Trastevere, dal Nomentano a Villa Borghese risuona sulle frequenze la voce gentile di un ragazzo di Genova, di un ragazzo di Multedo. Un ragazzo che sognava di farcela e che ce l’ha fatta. E quanto è giusto che ce l’abbia fatta. Buon lavoro e buon divertimento, Jacopo. Continua a tenerci compagnia come sai fare tu.

Alberto Bruzzone

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