Estenuante come a Wembley, ma con il lieto fine di Goteborg. Si potrebbe definire così la finale, giocata non sul campo ma negli uffici di Corte Lambruschini, conclusa con il cambio di proprietà del club blucerchiato e la gioia incontenibile dei tifosi riversatisi nelle strade con caroselli degni di uno Scudetto o una vittoria in Europa.
Scongiurato il fallimento, una notizia arrivata intorno alle 22 con l'ufficialità del passaggio della società nelle mani di Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi, fondatori di Gestio Capital e Aser Ventures: adesso la Samp può ripartire, anche se la strada da compiere, come ha affermato il presidente Lanna all'uscita dalla lunga assemblea dei soci, è ancora molta.
Il primo passo dei nuovi proprietari sarà l'aumento di capitale attraverso un prestito obbligazionario da 40 milioni con il quale verranno pagati gli stipendi di tesserati e dipendenti e con il quale si provvederà a saldare le prime pendenze con i creditori. È saltato il pagamento degli stipendi ai tesserati relativo al primo trimestre 2023, ciò comporterà affrontare la Serie B della prossima stagione partendo da -4 in classifica: non il massimo, ma poteva andare decisamente peggio.
A proposito di Serie B, lo sguardo del club dovra necessariamente orientarsi sulla costruzione (o meglio dire rifondazione) della squadra per la stagione 2023/2024: appena nove i giocatori di proprietà che rimarranno in rosa (Djuricic, Gabbiadini, Augello, Audero, Conti, De Luca, Murru, Murillo e Leris), poi i tanti giovani (qualcuno con già diverse apparizioni in Prima Squadra come Paoletti o Malagrida) e la pattuglia di prestiti che rientreranno. A fine contratto Ravaglia, Rincon, Quagliarella, Oikonomou e Nuytinck: difficile capire quale sarà il loro futuro, anche se l'ipotesi di una permanenza "romantica" di Quagliarella non è campata per aria.
E per la panchina? L'esperienza di Radrizzani al Leeds fa pensare ad un tecnico affermato con la peculiarità del bel gioco (in Inghilterra fu "El loco" Bielsa, oggi ct dell'Uruguay), sarà così anche per la Sampdoria? Da valutare la posizione di Stankovic, anche se l'impressione è che si vada verso un cambio anche alla conduzione tecnica.
Tornando alla questione societaria, resta in bilico il "Baciccia". Il simbolo del club è al centro di un contratto di affitto tra la vecchia proprietà e Banca Intesa: Ferrero lo valuta circa 10 milioni di euro e gradirebbe un riconoscimento economico affinché torni totalmente in mano alla società.