Attualità - 28 maggio 2023, 16:15

Portofino, posizionati i cartelli per individuare le aree a rischio sovraffollamento

Dopo l'ordinanza ora spuntano i divieti per delimitare i punti più frequentati dai turisti in cui non è consentito assembrarsi

Foto Facebook - Tonja Roske

Dopo l’ordinanza che il sindaco di Portofino Matteo Viacava ha attuato per evitare ingorghi di turisti nelle aree del borgo più frequentate, in queste ore hanno fatto comparsa per le vie del paese i nuovi cartelli che indicano le cosiddette zone rosse.  

Con questo provvedimento si delimitano le aree in cui non è consentito assembrarsi: il tratto di Molo tra l'imbarco e sbarco dei traghetti e la Piazzetta e il cosiddetto Isolotto, uno dei punti più gettonati per scattare una foto ricordo.  

E proprio il sindaco, interpellato all’entrata in vigore del regolamento, aveva spiegato alla Voce di Genova: “Abbiamo fatto questa ordinanza sulla falsariga di una simile emanata prima del covid. Un sindaco di un piccolo paese deve saper riconoscere le criticità e intervenire in maniera mirata - e specifica - noi viviamo di turismo, abbiamo investito nella comunicazione in questo senso. I fine settimana dei ponti primaverili sono sempre di grande afflusso, parliamo di 8000, anche 9000 persone in questi giorni e siamo molto soddisfatti. Le Cinque Terre hanno criticità differenti dalle nostre, noi non vogliamo il numero chiuso. Certo, bisogna organizzarsi. L'ordinanza ha come obiettivo i tour operator, devono sapere come comportarsi e non far assiepare le persone in zone come i pontili, non ce l'abbiamo con i singoli turisti. Anzi si tratta anche di permettere a tutti di poter visitare il paese al meglio.” 

Un altro divieto estivo è quello riguardante il decoro cittadino: non si può passeggiare in costume da bagno, scalzi, a torso nudo, non si possono occupare panchine, scale e aree pubbliche per fare bivacchi con cibi e bevande o per schiacciare un pisolino all’aperto. 

Non solo sicurezza, ma anche salvaguardia dell’immagine del borgo, come si legge nel testo dell’ordinanza.

Redazione