Sembra essere arrivata la volta buona per una svolta nel futuro societario della Sampdoria. La notte avrebbe portato il proverbiale consiglio, con Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi che paiono ormai a un passo dal rilevare il club blucerchiato attraverso il fondo Gestio Capital, asset manager dell’intera operazione, insieme ad Aser e QSI (il fondo del Qatar) come investitori.
La proposta del patron del Leeds e del suo socio avrebbe convinto le banche creditrici e agli advisors (PwC e Banca Lazard) ma anche il Consiglio d'Amministrazione sia per quanto concerne la ristrutturazione del debito che l’esposizione del club nei confronti degli istituti di credito e dei creditori i quali, rispetto all'accordo proposto dall'altro pretendente, riceverebbero una cifra maggiore al 35% proposto da Barnaba.
Ora mancherebbe il via libera dell'azionista di maggioranza, Massimo Ferrero, ma sarebbe così comunque superata la concorrenza rappresentata dal finanziere romano (con alle sue spalle Edoardo Garrone).
Nelle prossime ore potrebbe finire nero su bianco anche l'intesa definitiva con l'attuale proprietà: quanto proposto da Manfredi e Radrizzani consentirà infatti di sganciare la Sampdoria dal trust nel quale è inserita grazie ad una spesa di circa 30 milioni con i quali il Viperetta potrà chiudere i contenziosi relativi ai concordati romani ancora aperti.
Per quanto riguarda invece la formalizzazione del passaggio di proprietà si attende l'assemblea degli azionisti che si riunirà in seconda convocazione lunedì prossimo (ieri pomeriggio la prima convocazione andata deserta).
Il primo impegno inderogabile per la nuova proprietà sarà quello relativo al pagamento entro il 30 maggio degli stipendi dei tesserati del primo trimestre 2023. Dopodiché si passerà alla costruzione della squadra che parteciperà al prossimo campionato di Serie B con l'obiettivo di tornare nel minor tempo possibile nella massima serie.