Municipio Bassa Valbisagno - 25 maggio 2023, 17:07

Valbisagno: spuntano i cartelli dei lavori per la costruzione dello Skymetro

Si tratta di sondaggi geognostici. I comitati: "Manca lo studio di prefattibilità, ma spuntano i cartelli"

Dopo che nei giorni scorsi l'assessore alle infrastrutture e all'ambiente di Regione Liguria Giacomo Giampedrone aveva detto in consiglio regionale di non aver ancora ricevuto alcun progetto sullo Skymetro, compaiono i cartelli dei lavori di costruzione dell'opera. A scoprirlo i comitati che si oppongono alla realizzazione della metro di superficie che dovrebbe collegare la Valbisagno al centro. 

Nel dettaglio si tratta di sondaggi geognostici, lavori preliminari che termineranno il 30 giugno, di cui si occuperà l'impresa Eurogeo Srl. 

"Non presentato lo studio di prefattibilità, non quello definitivo ma compaiono i primi cartelli di lavoro con il termine 'skymetro'. - scrivono i comitati - Non dare il progetto, prendere fondi con un progetto praticamente non studiato, dire che si fa partecipazione mentre è tutto già deciso, dire che si presenta un progetto di fattibilità a gennaio e poi non presentarlo, intanto iniziare i carotaggi.

Ma se un tuo amico si comportasse così come lo definiresti? E se si comporta così il Comune come lo definiresti? Da pochi giorni sono comparsi lungo il fiume Bisagno i cantieri che vedete in fotografia. Per la precisione, uno nella parte bassa di via Canevari e uno in corso Galilei. Dentro al cantiere, delle macchine che effettuano carotaggi sul suolo. Abbiamo cercato i servizi offerti dalla ditta indicata sui cartelli di cantiere.

Questa ditta è specializzata in 'prescavi con escavatori a risucchio', dal suo sito apprendiamo che 'i prescavi sono scavi di precisione che permettono di lavorare in sicurezza individuando eventuali sottoservizi. L’operatore sarà in grado così di eseguire sondaggi geognostici o altri lavori di ispezione senza il rischio di provocare danni a tubazioni di gas, acqua e simili'.

Cioè sono le macchine che servono a effettuare le indagini geognostiche per lo Skymetro indicate nei cartelli, sia quelli di cantiere che quelli che avvisano del divieto di parcheggio dei prossimi giorni. (Che magari, queste macchine, sarebbe meglio non appoggiarle alle chiome degli alberi per metterle a riposo, ma questa è un’altra storia che fa riferimento ad altre attenzioni). Così questa è la prima volta che vediamo scritto su un cartello ufficiale il termine ipocrita Skymetro.

La giunta, nella persona dell'Assessore Campora, aveva assicurato che il progetto di fattibilità sarebbe uscito a fine febbraio 2023, al massimo a marzo. Seguiva quello di pre-fattibilità che abbiamo analizzato più volte (non trovando significativi approfondimenti), e ne doveva riprendere le caratteristiche principali.

A fine maggio non si è ancora visto niente, e sappiamo, che il ritardo è dovuto alle difficoltà che i progettisti trovano a disegnare una struttura che deve correre lungo il fiume rispettando i vincoli imposti dal piano di bacino e l'insieme delle norme ambientali che tutelano il territorio dal rischio alluvioni, oltre che alle difficoltà di non interferire con i servizi esistenti come linee elettriche ad alta tensione, reti di distribuzione del gas, sottoservizi fognari. Da notare che fino ad oggi ci hanno detto che i piloni dello Skymetro non interferiscono con i sottoservizi, ma lo dicevano prima di averne commissionato i rilievi.

Per non parlare del tipo di suolo su cui devono edificare, del fatto che le fondazioni dei piloni, potenzialmente enormi, rischiano di interferire con la falda acquifera profonda del Bisagno, utilizzata per rifornire gli acquedotti cittadini. Adesso, di fronte a questi enormi problemi, hanno iniziato a fare i rilievi.

Sarebbe stato bello lo avessero fatto prima di lanciare un progetto assurdo e negativo, in termini di bilancio ambientale e sociale. Sarebbe bello che queste misurazioni avessero lo scopo di verificare la fattibilità dello skymetro, che fossero inserite in un percorso di trasparenza e partecipazione che potesse prevedere ancora la possibilità di abbandonare il progetto di fronte a questi problemi.

Purtroppo abbiamo visto in altri progetti e situazioni che quando la realtà non è 'a norma di legge', si preferisce cambiare la legge invece che affrontare la realtà. Non a caso sembra si voglia rendere legale edificare in aree esondabili. Chissà, forse anche per aiutare la realizzazione dello Skymetro.

E allora noi vigiliamo, e continuiamo la nostra attività di informazione e controproposta, ed invitiamo tutti ad attivarsi per cercare di bloccare questa opera pochissimo utile e molto dannosa. Anche quelli che pensavano 'non lo faranno mai'".

Redazione