“Mi chiamo Laura, sono nata il 27 gennaio 1981 a Genova da genitori sconosciuti”. Inizia così l'appello di una donna di 42 anni, cresciuta nel ponente con una famiglia adottiva, che ha deciso di provare a rintracciare eventuali fratelli e sorelle naturali. Senza rinnegare la sua famiglia adottiva, Laura, che ci ha chiesto di non divulgare il proprio cognome, ha lanciato un appello a chiunque possa riconoscerla, allegando la pubblicazione del suo atto di nascita.
Il desiderio di conoscere la sua famiglia naturale Laura ce l'ha da anni, come spiega a La Voce di Genova.
“Avevo già tentato appena diventata maggiorenne di fare questa ricerca, ma con scarsi risultati e senza l'ausilio di internet che allora non era come e oggi. Sabato scorso, complice la noia ho deciso di fare pulizia sul pc e ho trovato questo vecchio documento in mezzo ad altri documenti per la richiesta di cittadinanza, così ho pensato: vediamo se esce fuori qualcosa se lo metto in uno di questi gruppi”.
Il gruppo in questione si trova su Facebook ed è molto utilizzato per ricerche di persone scomparse o per chi, come Laura vuole trovare le proprie origini. La donna ci racconta di aver sempre saputo di essere stata adottata.
“I miei genitori (perché loro sono i miei genitori) me lo hanno detto da subito, raccontandomi il tutto sotto forma di favola la sera o nella quotidianità. Ricordo che in prima elementare ero già ben consapevole di tutto. Calcoli che io sono stata adottata nell'aprile del 1981 quindi non avevo nemmeno 2 mesi, non ho alcun ricordo del prima”.
Il rapporto con la famiglia adottiva è comunque ottimo.
“Ho un ottimo rapporto con mamma – racconta - che vive di fianco a me e mi aiuta tantissimo con mio figlio che ha 6 anni e mezzo, purtroppo papà è mancato 16 anni fa ma ero molto legata a lui”.
Il legame con la famiglia adottiva è tale da non concedere a Laura neppure una fantasia su come sarebbe stata la sua vita con quella naturale.
“Ho avuto una bella vita, non mi è mai mancato nulla, anzi poteva andarmi peggio, l'essere adottata non è uno svantaggio, si è sicuri di essere stati fortemente voluti”.
“La mia ricerca – conclude - nasce dalla voglia di sapere se ho fratelli o sorelle, non dal fatto di conoscere chi mi ha messo al mondo, di fatto io ho i miei genitori, e benché non serbi alcun rancore nei confronti di chi mi ha messo al mondo non so se vorrei mai un rapporto con lei, ripeto ciò che mi interessa è capire se ho una sorella o un fratello, la mia ricerca nasce da quello”.