Ora anche la palestra della scuola dove lei insegnava, parla di lei e tramanda il suo ricordo. Si è celebrata ieri, lunedì 22 maggio, l'intitolazione a Valentina Barone della palestra scolastica dell'istituto alberghiero Marco Polo, nella città di Genova dove lei era nata e dove lavorava, in una vita sempre divisa tra la Liguria e l'alta Val di Susa, visto che a Bardonecchia trascorreva più tempo possibile ed era ormai diventata una "di casa", insieme alla sua famiglia e a suo fratello Cristiano.
L'intitolazione a un anno dalla sua morte
L'intitolazione è avvenuta a meno di un anno dalla sua morte, improvvisa e dolorosa. Era l'inizio di giugno: un malore l'ha portata via poco dopo la corsa in ospedale, risultata inutile. Un fulmine a ciel sereno che ha scosso moltissime persone, a centinaia di chilometri di distanza, che portavano (e portano) la "Vale di Genova" nel cuore.
Anche un torneo di pallavolo, Memorial "Professoressa Barone"
E così, nei giorni scorsi, la scuola dove lei faceva l'insegnante - con la sua carica di energia e vitalità che la distingueva tra la massa - ha deciso di dedicarle un'intera giornata. Dalle 8, il torneo di pallavolo intitolato a lei, prima edizione di un "Memorial professoressa Valentina Barone" che ha tutte le intenzioni di ripetersi, anche in futuro. Poi la cerimonia di intitolazione della palestra scolastica. Infine un aperitivo in aula magna, a mescolare le lacrime e il ricordo al sorriso e alla nostalgia. Quel sorriso che lei ha sempre portato con sé (e che campeggiava anche negli inviti all'evento, grazie a un suo primo piano).
Le altre iniziative, in Val di Susa
Non è peraltro la prima volta che un evento viene dedicato a Valentina Barone: già lo scorso agosto, due giorni prima di Ferragosto, proprio a Bardonecchia è stata organizzata dalla Pro Loco una passeggiata "cinofila" (lei che era una grandissima amante degli animali e dei cani in particolare). La cosiddetta "Va Lentina", che proprio nei giorni del santo patrono del Paese valsusino (Sant'Ippolito) ha percorso le vie del Borgo Vecchio dove lei è cresciuta, trascorrendo le estati e il tempo libero durante l'anno.
Sui suoi canali social, che sono ancora mantenuti attivi dalla sua famiglia, l'ondata di affetto che non si è mai sopita ha preso ulteriore vigore in questi giorni. Tanti, a decine, lasciano un messaggio e un saluto. A dimostrazione di un ricordo e di un segno che nono sbiadiscono con il tempo.