Attualità - 23 maggio 2023, 12:11

Educazione ambientale nelle scuole, presentati i risultati del progetto "Iosochetusai"

L'iniziativa ha promosso tra gli studenti genovesi la riduzione dei rifiuti e le buone pratiche di economia circolare

Promuovere la cultura della sostenibilità ambientale e della lotta agli sprechi, soprattutto alimentari, attraverso iniziative di educazione nelle scuole mirate a ridurre la produzione dei rifiuti e favorire il riuso delle risorse.  

È l’ambizioso obiettivo di “Iosochetusai”, il progetto promosso dal CEA (Centro educazione ambientale) – Comune di Genova e finanziato da Regione Ligurianel quadro della Strategia regionale di Sviluppo sostenibile, che ha visto parti attive alcune storiche realtà sociali del territorio genovese come Rete Ricibo,cooperativa Dafne e cooperativa Agorà, per formare e informare studenti delle scuole primarie e secondarie sui danni prodotti dall’abbandono della plastica, in ambiente terrestre e marino, e sulle buone pratiche di economia circolare che è necessario seguire in materia di spreco alimentare e recupero delle eccedenze

Alla presentazione dei risultati di “Iosochetusai”, avvenuta questa mattina a Casa Gavoglio, nel quartiere del Lagaccio, hanno partecipato l’assessore all’ambiente del Comune di Genova Matteo Campora, la responsabile del CEA (Centro Educazione Ambientale) del Comune di Genova Giuseppina GrammaticoRoberta Massadi Rete Ricibo, Aldo Bafico della cooperativa Dafne, Paolo Putti della cooperativa Agorà, la dirigente scolastica dell’Istituto Nino Bergese Cinzia Baldacci, i docenti dell’Istituto Marcella Ercoli Amedeo Lagrotteria e alcuni rappresentanti degli alunni delle scuole secondarie di I grado aderenti al progetto. 

Tra corsi e laboratori, “Iosochetusai” ha coinvolto complessivamente circa 350 studenti di 18 diversi istituti scolastici del territorio tra scuole primarie e secondarie. Questo l’elenco completo: IC Sturla, IC Rapallo Zoagli, Liceo scientifico Leonardo Da Vinci, IC Serra Riccò e Sant'Olcese, scuola primaria Anna Frank, IPSIA Odero, IC Certosa, IC Sestri Est, scuola infanzia Bottini - IC Sturla, Liceo linguistico Grazia Deledda, IPSI Nino Bergese, IPSIA Marco Polo, IC Molassana e Prato, IC Terralba, IC Voltri 1, scuola Bernardo Strozzi - IC Quarto, IC Teglia e IC Bolzaneto.

«La transizione ecologica, per concretizzarsi, ha bisogno prima di tutto di un cambiamento culturale che non può prescindere da corsi di educazione ambientale nelle scuole come quelli realizzati nel quadro del progetto “Iosochetusai” – dichiara l’assessore all’ambiente del Comune di Genova Matteo Campora – Ringrazio Regione Liguria, il Centro Educazione Ambientale del Comune di Genova, tutte le associazioni e le scuole che hanno collaborato ad un’iniziativa così importante per fare di Genova un modello nella  

costruzione di un ambiente più sano e sostenibile, dove il rispetto della natura, la lotta agli sprechi, il dare una nuova vita alle eccedenze alimentari e tutte le buone pratiche in campo ambientale non siano più una piacevole eccezione, come purtroppo ancora troppo spesso accade, ma diventino un’abitudine consolidata nelle attività e nei comportamenti quotidiani di attori pubblici e privati». 

Il progetto si è articolato su tre linee di azione: promozione del recupero dei rifiuti e riduzione del consumo di plastica; azioni di contrasto al “marine litter” (rifiuti dispersi in mare); promozione dell’economia circolare. Linee di azione rispetto alle quali il CEA ha svolto attività distinte, ma collegate da uno sforzo organico di promozione della cultura della sostenibilità ambientale. 

I destinatari sono state in primo luogo le scuole (primarie e secondarie di I e II grado) e le attività sono state le più varie, dal livello istituzionale a quello scolastico. 

Con Rete Ricibo è stato avviato il Tavolo tecnico sulla ristorazione scolastica in ambito circolare con l’Ufficio Ristorazione del Comune e le aziende interessate, sul tema della prevenzione dello spreco e il recupero di eccedenze alimentari. 

In sinergia con gli educatori della cooperativa Dafne si sono svolti: 13 laboratori nelle scuole per sensibilizzare gli studenti alla riduzione del consumo di plastica e alla promozione del recupero di rifiuti plastici; la somministrazione di un questionario ai docenti sulle buone pratiche e sulle criticità del proprio plesso scolastico; l’organizzazione di un concorso a tema con visite premio all’impianto rifiuti Relife Recycling di Sant’Olcese e a Villa Serra di Comago; l’elaborazione di un vademecum con le linee guida per attivare buone pratiche.  

Insieme agli operatori della cooperativa Agorà è stata realizzata, insieme alla pulizia di un fiume, l’elaborazione di un racconto grafico e di un video da parte di alcuni ragazzi facenti parte dei Centri Servizi dei quartieri della Valpolcevera, in collaborazione con IC Teglia e IC Bolzaneto. Il filmato è visibile al link https://www.facebook.com/CEACentroEducazioneAmbientale/videos/5842020735887791 

Ma il progetto “Iosochetusai” ha consentito anche di potenziare la partnership già in atto da tempo con l’istituto scolastico Nino Bergese, interessato a sviluppare un’analisi dello spreco alimentare nella sua struttura e verificare come misurare e prevenire eventuali sprechi. Su questo, a cura della Rete Ricibo, sono stati svolti diversi incontri con le classi quinte dell’istituto, mentre gli studenti delle classi seconde hanno partecipato ad alcune lezioni, tenute dalla cooperativa Dafne, sull’utilizzo dei materiali in plastica, nel quadro dell’iniziativa denominata “Buon appetito! Piatto pulito”

 

Si tratta di due importanti tappe aggiunte dal Bergese al suo percorso di sostenibilità attivato con il CEA che è valso proprio oggi, allo storico istituto alberghiero genovese, l’ingresso ufficiale in Eco-Schools, il più grande programma mondiale di educazione ambientale al mondo che educa gli studenti alla sostenibilità, partendo dalle azioni di tutti i giorni nel loro ambiente quotidiano. A celebrare il prestigioso traguardo raggiunto dal Bergese stato l’assessore Matteo Campora, che ha consegnato alla dirigente scolastica Cinzia Baldacci la Bandiera Verde come scuola certificata Eco-Schools. 

La giornata si è conclusa con la visita del complesso di Casa Gavoglio, con l’illustrazione delle attività della rete Casa nel Parco da parte della responsabile Lucia Tringali

 

Redazione