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Sanità | 20 maggio 2023, 17:22

Buon compleanno CoL: il Centro Oncologico Ligure compie i suoi primi vent’anni (Video)

Un anniversario ricco di eventi e di iniziative per celebrare le attività dell'associazione che dal 2003 è impegnata nella diagnosi precoce dei tumori a Sestri Ponente, in centro e a Molassana

Buon compleanno CoL: il Centro Oncologico Ligure compie i suoi primi vent’anni (Video)

La diagnosi precoce dei tumori è la principale attività del Centro Oncologico Ligure da ormai 20 anni. La principale, ma non l'unica: il CoL è un’associazione basata principalmente sul volontariato e sulla dedizione di chi, dal 2003, crede fermamente nel progetto. Visite specialistiche, corsi di educazione alla salute nelle scuole, creazione di bomboniere solidali sono solo alcune delle iniziative che il dottor Guglielmo Valenti, presidente e direttore sanitario del centro, porta avanti insieme al suo staff e ai tanti volontari che nel corso degli anni si sono affacciati alla porta di uno dei tre ambulatori.  

 

Siamo nati 20 anni fa, il 19 maggio 2003: eravamo una banda di scappati di casa…” - sorride il dottor Valenti mentre iniziamo la nostra chiacchierata. “No, non eravamo scappati di casa, ma insieme ad alcuni medici, commercianti e cittadini abbiamo abbiamo pensato di creare un centro per dedicarci alla diagnosi precoce dei tumori. Siamo partiti da Sestri Ponente con molte difficoltà, poi siamo cresciuti: abbiamo aperto un ambulatorio in centro, che ora si trova in viale Sauli, e poi l’ultimo a Molassana, in piazza dell’Olmo

Il CoL è un’associazione che nel tempo ha portato avanti tante iniziative: dal punto di vista strettamente oncologico abbiamo sempre selezionato le visite per la prevenzione per alcuni tumori tra i più importanti, come l’urologia, la ginecologia, il tumore alla mammella e la gastroenterologia, specialità cha abbiamo purtroppo perso durante il Covid.

La pandemia ha colpito duramente il Terzo Settore, di cui facciamo parte, e ha comportato grandi costi e difficoltà tra la mancanza di finanziamenti, servizi sono andati persi, e soprattutto è avvenuto un fatto che tutti sappiamo: il sistema sanitario è stato ristrutturato pesantemente, il sistema pubblico ha ridotto i servizi, i privati si sono allargati enormemente e i medici neopensionati e giovani specialisti vanno verso il privato, dove ricevono premi economici più alti rispetto al terzo settore. 

Noi però non stiamo fermi e continuiamo a portare avanti iniziative. Il compleanno per noi è un’opportunità per fare il punto e ripartire, avendo comunque una cosa molto chiara nella testa, che poi è la grande lezione che ci ha lasciato il covid: da soli non si ottiene nulla di duraturo. Per uscire da questa crisi dobbiamo collaborare con altri: con le pubbliche assistenze, le farmacie, i medici di medicina generale che hanno voglia di collaborare con noi e con le associazioni che come noi vogliono impegnarsi sul territorio. Dobbiamo fare questo lavoro di rete, a Sestri abbiamo iniziato a farlo, siamo in buoni rapporti con la Proloco, con il Municipio del Medio Ponente, siamo in collaborazione con il Lions Club Aeroporto Sextum, abbiamo tutti chiaro che dobbiamo lavorare insieme per ottenere dei buoni risultati”. 

 

Quali iniziative avete in programma per festeggiare questo importante traguardo? 

La prima riguarda l’Infermeria, che abbiamo aperto nel 2019 e che poi è stata chiusa durante la pandemia. È aperta tre mattine a settimana, e offre servizi di bassa complessità, dalle terapie iniettive alla misurazione della glicemia e dei parametri vitali, a tutte le persone che ne hanno bisogno e che trovano in via Sestri, al piano strada, una struttura ordinata, pulita, offre questi servizi chiedendo di diventare soci e di fare una tessera, che vale anche per le coperture assicurative, e un piccolo contributo per le prestazioni.

Per i 20 anni, nel mese di maggio l’Infermeria sarà aperta tutti i giorni e offre gratuitamente il servizio di monitoraggio della glicemia. Ma perché dovremmo farlo, in quanto ambulatorio di oncologia?  La risposta è semplice: perché spesso i malati di tumore spesso sono diabetici, e spesso i diabetici sono malati di tumore. Il diabete è una malattia insidiosa, che non dà segnali apparenti, le persone sono in buona salute ma non controllano la glicemia con attenzione e possono trovare valori di glicemia molto alti senza saperlo.

Qui a Sestri stiamo scoprendo tante persone così, in apparente buona salute, che passano vicino alla nostra infermeria e che si fermano a fare il test. 

Inoltre, i Lions hanno già organizzato una cena benefica a favore del CoL, che è stata un grande successo. Stiamo approfittando della bella giornata per raccontare la nostra storia anche attraverso un banchetto della Proloco, dove abbiamo cucinato delle frittelle. In questo modo ci facciamo conoscere e cerchiamo di raccogliere fondi per finanziare le attività: una su tutte l’acquisto di un nuovo ecografo, del valore di 30mila euro.  

Abbiamo poi in programma, per sabato 20 maggio, un torneo di calcio con i bambini di tutta questa zona. Sei squadre si confronteranno, ma saranno premiati tutti e sarà occasione anche qui di portare avanti una piccola raccolta fondi. L’importante è farci conoscere tra la gente, tra chi ancora non sa ancora che siamo qui e facciamo buone cose. 

L’evento più importante del mese sarà il 31 di maggio al teatro San Giovanni in via Domenico Oliva, in pieno centro a Sestri Ponente: qui Le Ali della Fantasia, un’associazione no profit che opera da anni in questo teatro, metterà in scena uno spettacolo di musica e danza, accompagnati da ospiti graditissimi e amici del CoL che da sempre ci regalano la loro arte e la loro comicità. Posso già citare Andrea Possa, un amico carissimo sempre con noi, con Carlo Denei e qualche altro nome che si sta aggiungendo in questi ultimi giorni: sarà un bello spettacolo, l’ingresso è a offerta libera, chiediamo un minimo di 10 euro sempre finalizzando tutto questo a una raccolta fondi per comprare l’ecografo, che sarà utilissimo a tantissime persone”.

 

Il CoL si basa soprattutto sul volontariato: come si fa a diventare parte della squadra?

Qualcuno avrà letto sui giornali che l’stat ha fotografato lo stato di salute del volontariato in Italia e sono andati persi circa un milione di volontari dopo il Covid: questo è un dato che fa pensare. Quello che dobbiamo dire è che il volontariato fa star bene le persone. Il CoL ultimamente, in controtendenza, ha avuto un incremento di persone che vengono da noi, che ci bussano per donare un po’ del loro tempo.

Noi facciamo i salti di gioia perché abbiamo bisogno nelle nostre reception, per organizzare le nostre iniziative, di avere delle persone che ci regalano il loro tempo e lo mettono a disposizione della nostra associazione. 

Chi fosse interessato ci può raggiungere facilmente: oltre ai tre ambulatori, in via Sestri, a Molassana e in centro, si può andare anche sul nostro sito internet dove ci sono tutte le nostre informazioni.

Chi fosse incuriosito può trovare anche la sezione dedicata alla Newsletter dove ogni mese pubblichiamo tutte le informazioni fresche sull’associazione e riflettiamo anche un po’ sullo stato di salute del paese e sulle relazioni che ultimamente si stanno creando tra le persone. Dopo la pandemia purtroppo si sono un po’ sfilacciati i rapporti fra le persone, hanno paura, sono un po’ incavolate perché le cose non stanno andando come ci si aspettava. Durante il covid e i diversi lockdown avevamo nutrito tante speranze su cosa poter fare, e invece ci troviamo ancora in una crisi complicatissima, anche per motivi di politica internazionale, ma che impattano nella vita di tutti i giorni. 

Un’associazione di volontariato come la nostra vuole fare la sua parte, e i volontari sono le gambe, il cuore e la mente di una realtà come la nostra. Chi vuole venire è benvenuto, speriamo che tante persone si convincano e poi, comunque, basta provare. Spesso chi viene a fare volontariato resta anni con noi, ed è la prova che ci si sta bene. Ogni tanto qualcuno a volte è preoccupato perché teme di incontrare persone malate, magari in stadio avanzato, e di non reggere emotivamente, ma non è il nostro caso, qui facciamo soprattutto diagnosi precoce e anche i malati oncologici che vengono per fare dei controlli di altro tipo non sono persone in difficoltà. L’importante è provare, fare un colloquio, capire come funzioniamo e capire se le proprie attitudini e il proprio tempo si inquadrano con le esigente del CoL”.

Chiara Orsetti

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