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Municipio Centro Est | 19 maggio 2023, 09:28

"Il tema è discriminatorio", così la maggioranza del Centro Est boccia la mozione contro l'omofobia

Toni accesi in vista della settimana del pride che culminerà con la manifestazione del 10 giugno, non patrocinata dal Comune e non sostenuta nemmeno dal Municipio

"Il tema è discriminatorio", così la maggioranza del Centro Est boccia la mozione contro l'omofobia

È polemica tra maggioranza e opposizione del Centro Est sulla mancata approvazione della mozione presentata dalla minoranza, che chiedeva l'impegno del Municipio a intraprendere iniziative utili a far sì che la giornata mondiale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia del 17 maggio, “abbia anche nel nostro Municipio un’adeguata risonanza con il coinvolgimento delle Associazioni e delle Istituzioni cittadine”.

Il testo non è passato come annuncia una nota comune firmata dall'opposizione.

Il Presidente Carratú, la sua Giunta e questa maggioranza di destra del Municipio Centro Est hanno formalmente e pubblicamente dichiarato di ritenere discriminatoria la giornata del 17 maggio – così come tutte le giornate mondiali contro i singoli odi e violenze istituite dalle Nazioni Unite – rifiutandosi di approvare una mozione volta ad incentivare la promozione di eventi legati al 17 maggio”. Così Giorgio Righetti, consigliere nel municipio I Centro-Est per la lista Genova Civica – Ariel Dello Strologo, primo firmatario della mozione avente ad oggetto le iniziative a sostegno della lotta alle discriminazioni di natura omotransfobica.

Il testo della mozione, approvata in Commissione con la sola astensione di Lega e FDI dopo un lavoro comune, - si legge - impegnava il Presidente e la Giunta di Municipio a intraprendere iniziative utili a far sì che la giornata mondiale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia del 17 maggio, avesse anche nel Municipio I Centro Est un’adeguata risonanza con il coinvolgimento delle Associazioni e delle Istituzioni cittadine”.

Nonostante gli accordi presi, la maggioranza di centrodestra ha rinnegato il lavoro congiunto fatto in commissione, cercando di imporre un’ulteriore impegnativa generica per tutte le forme di odio e discriminazione, facendo perdere il senso specifico del testo. – continua Righetti – La giustificazione addotta dalla maggioranza, ossia che la giornata del 17 maggio contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia risulterebbe una giornata discriminatoria verso le altre lotte contro una specifica forma di odio e di violenza, renderebbe dunque anche la giornata contro la violenza sulle donne del 25 novembre discriminatoria e quindi da non celebrare”, conclude Righetti.

Durante la discussione sono intervenuti tutti i capigruppo di minoranza. Alberto Cattaneo, capogruppo del partito Democratico ha fatto notare che “La maggioranza, come ribattuto in sede di consiglio alla loro richiesta di emendamento, non ha voluto prendere l’impegno di presentare una mozione generica da portare in commissione nelle prossime settimane. Ne avevano facoltà, ma evidentemente l’unico obiettivo era affossare questo testo. Un metodo gattopardiano che si può sintetizzare nella celebre frase di Tomasi di Lampedusa: 'tutto deve cambiare perché tutto resti come prima'. La maggioranza se ne assume la responsabilità nei confronti della comunità cittadina e quella LGBTQIA+ in particolare”.

Stefano Giordano, Movimento 5 Stelle, ha fatto notare “l’importanza di istituire e partecipare alle giornate internazionali contro i singoli odi, in quanto è nella specificità che si tutela il singolo. Proporre, come fa la maggioranza, un testo riferito genericamente a tutte le discriminazioni, è un goffo tentativo di non riconoscere la specificità del tema trattato”.

Se c’è stata una convergenza in commissione su questo testo, è incredibile che oggi si chieda alla minoranza di ritirarlo o di modificarlo con formule vuote e senza sostanza. Ogni forma di odio deve essere contrastata e condannata, e questo percorso passa anche dal riconoscere l’importanza della giornata del 17 maggio”, così da ultima Francesca Coppola, Lista Rosso Verde.

Secca la replica del presidente del Municipio Andrea Carratù, contattato da La Voce di Genova.

La sinistra ha voluto discriminare le discriminazioni. Noi avevamo proposto di impegnare il presidente a fare in modo che si attivasse su tutti i tipi di discriminazione, non solo sul 17 maggio, che oltretutto era già passata come data al momento della discussione della mozione. La verità che loro non vogliono difendere i diritti, ma politicizzare una discriminazione, però il nostro compito è impegnarci a tutti i livelli per insegnare ai giovani a non fare nessun tipo di discriminazione. Nel primo testo loro avevano inserito l'insegnamento della teoria gender a scuola, proposta che hanno tolto in commissione”.

Toni accesi in vista della settimana del pride che culminerà con la manifestazione del 10 giugno, non patrocinata dal Comune e non sostenuta nemmeno dal Municipio. “Siamo contro le manifestazioni, comunque non spetta a noi patrocinare l'evento”, conclude Carratù.

Francesco Li Noce


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