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Eventi | 19 maggio 2023, 07:36

La città di Don Gallo rinviata per solidarietà e vicinanza alle comunità della Romagna

"La tragica alluvione che colpisce l’Emilia Romagna ci fa riflettere sulla necessità di spostare a questa estate il nostro appuntamento di festa"

La città di Don Gallo rinviata per solidarietà e vicinanza alle comunità della Romagna

"Il prossimo 22 maggio stavamo organizzando una giornata di festa, VivaDonGallo, per commemorare il decimo anniversario della sua scomparsa a Genova .

Era un'occasione per riunire le persone, le comunità in piazze animate da musica, pensieri e visioni, al fine di preservare la sua memoria e ravvivare progetti e idee che hanno continuato a progredire nel corso degli anni.  In questi giorni è arrivata la tragica alluvione che colpisce l’Emilia Romagna e che ci fa riflettere sulla necessità di spostare a questa estate il nostro appuntamento di festa per senso civico e umano nei confronti di chi si trova a vivere una condizione tristemente nota anche alla nostra città". Lo scrivono gli organizzatori in una nota. 

"Pertanto, abbiamo deciso di posticipare la giornata di commemorazione e riflessione su Don Andrea Gallo, proprio come nel 2011, quando, a seguito dell'alluvione che colpì Genova causando cinque vittime, egli scelse di non recarsi a Sant'Arcangelo di Romagna e decidemmo di sospendere l’iniziativa pubblica con la fotografa e amica Lisetta Carmi presente in città.

Questa decisione è prima di tutto un gesto di rispetto e condivisione del dolore per l'Emilia Romagna, gravemente colpita dalle inondazioni, con nove vittime e oltre diecimila sfollati. A Genova, conosciamo bene questo dolore e questa paura che hanno accompagnato la nostra città per quasi mezzo secolo. I nostri cuori sono con loro. 

Questo evento, però, mette sempre più in evidenza la necessità di richiedere azioni concrete per un futuro climatico equo per tutti. Crediamo che quanto sta accadendo in questi giorni in Emilia Romagna, infatti, sia la diretta conseguenza di decenni di disinteresse da parte delle istituzioni e, purtroppo, anche da parte di molti, nei confronti della crescente fragilità del nostro territorio e di uno sviluppo che ha trascurato le questioni ambientali. 

L'assenza di limiti e l'indifferenza verso questa situazione, anche a causa dei cambiamenti climatici che rappresentano oggi una minaccia sempre più grave per le città italiane, compresa Genova, che deve vederci tutti, giovani inclusi particolarmente coinvolti. Una volta di più, ci troviamo di fronte a un'emergenza che è la conseguenza della mancanza di politiche sulle questioni ambientali  di precauzioni e prevenzione, di manutenzione dei territori e dei legami sociali. Invitiamo a riflettere su questo punto.

Abbiamo bisogno di un piano nazionale di recupero e riqualificazione idrogeologica, che affronti il dissesto delle aree interne e contrasti la speculazione edilizia. È necessaria una nuova mobilitazione ecologica integrale, rivolta sia alla terra che alle persone. Non possiamo più limitarci a intervenire dopo le emergenze, dobbiamo iniziare ad agire prima, sviluppando una nuova consapevolezza di convivenza.

Per queste ragioni, abbiamo deciso di rinviare a luglio la giornata di festa e memoria. Non vogliamo rimanere indifferenti. Ciò che accade intorno a noi ci riguarda sempre, anche se sembra distante".

Redazione

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