Sport - 19 maggio 2023, 23:01

Genoa, l'ultima al Ferraris è un tripudio rossoblù: vittoria, festa ed emozioni

Bari battuto 4-3, ma l'intera serata è uno spettacolo tra musica e momenti topici culminanti con un finale degno del miglior film romantico col rigore vincente di Criscito

Se questi muri sapessero parlare, cantava Francesco Baccini nel suo blues dedicato a Genova. Ebbene, quelle del Luigi Ferraris di Marassi hanno metaforicamente cantato il loro più fulgido acuto di gioia. Quella del ritorno, dopo una sola stagione di purgatorio, in Serie A.

Only one year per l'appunto, lo slogan scelto per la promozione che campeggia a centrocampo ad accompagnare un riscaldamento che è parte vera, integrante della serata di festeggiamenti del "popolo rossoblù", come lo saluta Bresh prima di intonare la sua "Guasto d'amore" live dal centrocampo nell'ormai solita cornice mozzafiato delle tribune illuminate solamente dalle luci dei cellulari. 

La hit, disco di platino sollevato dal cantante davanti ai suoi compagni di tifo, segna il nuovo corso del Grifone targato 777 Partners, immancabile nella serata di giubilo per celebrare "i tifosi, la squadra, mister Gilardino" per bocca di Josh Wander perima del calcio d'avvio. Ma anche per premiare i ragazzi della Primavera dopo la passerella d'onore con giro di campo tra primo e secondo tempo, con Steve Pasko e il presidente della Lega B Balata a consegnare la coppa sollevata con tanto orgoglio da mister Agostini e i suoi.

Il futuro senza dimenticare il passato. Quello glorioso di Giovanni De Prà, campione in rossoblù e dei mondiali azzurri negli anni '30, con la cerimonia in ricordo della medaglia sepolta vicino alla Nord e andata perduta durante i lavori di ristrutturazione per il rifacimento dello stadio, pronta ora a tornare al suo posto.

La partita a confronto del turbinio di emotività del pre e post partita nel Ferraris, ci vogliano scusare i puristi della tattica, ha tutto il sapore del contorno alla serata. Gilardino sceglie la miglior formazione possibile coi tanti assenti, specialmente in difesa, come a concedere un meritato vernissage ai suoi ragazzi nel tentativo di regalare al pubblico l'ultima gioia, anche noi novanta minuti. Il dirimpettaio genovese Mignani guarda invece già ai play off e preserva dall'unidici titolare uomini del calibro del cannoniere Cheddira, capitan Di Cesare, Maiello e il portiere titolare Caprile.

Tante le cose da raccontare fuori ma anche dentro al rettangolo verde, dove la posta in palio, orgoglio escluso, è poco significativa. Ad aprire le danze un sorprendente tiro a giro di destro di Sabelli (12'), vanificato dopo pochi minuti dalla magistrale punizione di Esposito (20'). Nell'ordinato spartito genoano che il tecnico barese Mignani prova a scompigliare con un mobile tridente offensivo è però ancora una volta di più la stella di Albert Gudmundsson a brillare nella posizione di trequartista, con tanto di giocate, assist e la rete che manda al riposo in vantaggio i suoi (34').

Tra cambi e passerelle anche la ripresa stavolta non passa inosservata: Benedetti riporta la gara in pareggio con una gran botta da fuori area (68'), lo replicano poi Ekuban a portare ancora avanti il Genoa (75') e quindi Cheddira (86').

Non poteva mancare all'appuntamento il destino, a voler mettere il suo zampino stavolta amico. Una carezza, come quella che Mimmo Criscito sembra dare a quell'ultimo pallone dal dischetto in pieno recupero. Palla che rotola in rete, Frattali spiazzato, i ricordi di quel 30 aprile di un anno fa spazzati via. Perché tutto torna.

IL TABELLINO

GENOA-BARI 4-3

Reti: 12' Sabelli (G), 20' Esposito (B), 34' Gudmundsson (G), 68' Benedetti (B), 75' Ekuban (G), 86' Cheddira (B), 92' rig. Criscito (G)

Genoa (4-3-1-2): Martinez (90' Agostino); Hefti, Vogliacco, Dragusin, Sabelli (78' Frendrup); Strootman, Badelj, Jagiello; Gudmundsson (91' Criscito); Salcedo (65' Puscas), Coda (66' Ekuban).

A disposizione: Semper; Aramu, Sturaro, Ilsanker, Yalcin, Boci, Touré.

Allenatore: A. Gilardino.

Bari (4-3-3): Frattali; Dorval (66' Botta), Vicari (81' Matino), Zuzek, Ricci; Mallamo (46' Molina), Benali (77' Maiello), Benedetti; Scheidler, Esposito, Antenucci (66' Cheddira).

A disposizione: Caprile, Sarri; Di Cesare, Morachioli, Mazzotta, Bosisio, Bellomo.

Allenatore: M. Mignani.


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