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Municipio Ponente | 16 maggio 2023, 19:25

Multedo, il progetto del nuovo casello che non rispetta la cittadinanza

Come noto, la galleria sotterranea distruggerà i Giardini John Lennon, unico spazio aggregativo del quartiere. Interrogazione di Selena Candia in Regione. L’assessore Giampedrone: “Ci sarà una valutazione da parte del Ministero dell’Ambiente”

Multedo, il progetto del nuovo casello che non rispetta la cittadinanza

Il progetto del nuovo casello autostradale di Pegli, contestatissimo dalla cittadinanza in quanto prevede la distruzione dei Giardini John Lennon, che sono l’unico punto di aggregazione del quartiere, già martoriato da numerose altre servitù (Porto Petroli, Carmagnani e Superba), sarà sottoposto a una valutazione d’impatto ambientale da parte del Ministero dell’Ambiente, “come prevede un decreto ministeriale del 20 aprile scorso”.

Lo ha detto oggi in Consiglio Regionale l’assessore alle Infrastrutture, Giacomo Giampedrone, rispondendo a un’interrogazione a risposta immediata da parte della consigliera Selena Candia della Lista Sansa.

“Da questa documentazione emerge - aggiunge Giampedrone - una durata dei lavori di trentotto mesi complessivi, ma non ci può essere una data precisa di avvio dei lavori fino a che non sarà conclusa la procedura di autorizzazione”. Procedura che si annuncia molto in salita, perché sono parecchi i paletti posti dal Ministero dell’Ambiente, soprattutto in relazione alla galleria sotterranea che dovrebbe passare, nelle intenzioni dei progettisti di Autostrade, sotto agli stabilimenti di Carmagnani, dove ci sono un oleodotto, i depositi costieri, due rivi tombati.

Già nelle scorse settimane il Ministero ha espresso tutte le sue perplessità: “Si ritiene di non poter escludere possibili impatti ambientali significativi derivanti dall’interazione dell’opere in progetto con i siti contaminati ‘Carmagnani’ ed ‘Ex deposito Agip’. Al momento la documentazione fornita non consente di valutare: le interferenze dell’intervento con il modello concettuale presentato dalla società Attilio Carmagnani AC Spa; se la costruzione del tunnel pregiudicherà l’efficacia della Messa in sicurezza operativa approvata dal Comune di Genova; le eventuali interferenze con la funzionalità dei piezometri appartenenti alla rete di monitoraggio. Inoltre non sono state previste nella progettazione misure/precauzioni da mettere in atto per non aumentare i livelli di inquinamento delle matrici ambientali interessate e, in particolare, delle acque sotterranee e non sono indicati i quantitativi di terre e rocce da scavo che verrà scavato in aree oggetto di procedimenti di bonifica e come verranno gestite”.

Inoltre, secondo il Ministero, “la documentazione prodotta non contiene dettagli sufficienti ad analizzare l’interferenza tra l’opera e la fascia di inedificabilità del corso d’acqua, non essendo state elaborate rappresentazioni delle sezioni ove l’opera più si avvicina alla tombinatura del rio” e, relativamente al rumore, “dalla relazione di impatto acustico emergono situazioni di superamento che non rientreranno nei limiti normativi. Si ritiene pertanto che la valutazione debba essere approfondita, con particolare riferimento alla nuova rotatoria di innesto sulla SS1 e che lo studio debba valutare delle soluzioni laddove le mitigazioni non siano realizzabili o dove gli impatti nei confronti dei recettori non risultino completamente mitigati”.

In conclusione: “Autostrade non chiarisce la piena compatibilità della soluzione progettuale proposta con gli strumenti di pianificazione urbanistica, con le fasce di protezione richieste dalla presenza di un insediamento a rischio d’incidente rilevante e con l’interferenza di siti oggetto di interventi di messa in sicurezza per inquinamento di suolo e acque sotterranee. Il proponente non definisce in modo completo la compatibilità dell’opera sia con le fasce di inedificabilità pertinente i corsi d’acqua interessati, sia con le aree suscettibili di allagamento per eventi di piena. E il Piano di Monitoraggio Ambientale citato nella documentazione presentata non contiene indicazioni complete sulle componenti ambientali, i punti e le frequenze di misura atte a definire nelle fasi ante operam, di cantiere e post operam le caratteristiche delle varie matrici ambientali potenzialmente interessate dalle opere in progetto”.

Selena Candia, che ha rivolto l’interrogazione a Giampedrone, commenta: “Il nuovo svincolo del casello autostradale sorgerà nell’area oggi occupata dai Giardini John Lennon, uno spazio importante per tutti gli abitanti di Multedo. Recentemente è stata bloccata l’assegnazione per l’utilizzo di quest’area perché è previsto il cantiere, ma essendo l’opera oggetto di valutazione d’impatto ambientale, i lavori non dovrebbero iniziare prima della fine dell’estate. Stante questa situazione la Regione si sarebbe potuta fare parte attiva nel comunicare ai cittadini il cronoprogramma degli interventi e nel segnalare ad Aspi l’importanza dell’area che quindi dovrà essere restituita in totale sicurezza e con facilità di fruizione”.

Intanto, il Municipio VII Ponente ha chiesto ad Autostrade degli interventi migliorativi rispetto al progetto. L’altro elemento fondamentale è quello di rimettere in completa sicurezza e decoro i soprastanti Giardini Colandro. Per non lasciare un intero quartiere completamente senza nulla.

Alberto Bruzzone

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