Politica - 16 maggio 2023, 15:29

Cassoni a Vado, Arboscello (Pd): "Risposte contraddittorie dalla Giunta"

Il consigliere regionale ribadisce che la giunta da un lato dice di non avere competenza dall’altro esalta il ruolo di Toti nel trovare un nuovo sito; "scelte calate dall’alto”

"Sulla realizzazione dei cassoni per la Diga del porto di Genova a Vado, la giunta risponde in modo contraddittorio sotto tutti i punti di vista. Se da un lato dice che la regione non ha competenza diretta sulla questione, dall’altro esalta il ruolo del presidente Toti nell'individuare un nuovo sito. E se da un lato sostiene la necessità di confronto con il municipio VII di Genova con un consiglio monotematico, in realtà poco dopo dice che quel sito è già stato scartato. La Giunta parla tanto di confronto tra le istituzioni per individuare un nuovo sito, ma in realtà non lo  sta facendo. Stanno decidendo in pochi, all'interno delle stanze genovesi, scelte che riguardano intere comunità e che influenzeranno la qualità di vita di quelle comunità. Non è sufficiente parlare di un addendum all'accordo di programma del 2008 per quanto concerne il sito di Vado. Bisognerebbe terminare velocemente tutto quanto previsto da quell'accordo mai realizzato, anzi neanche iniziato. I vadesi e i savonesi stanno aspettando opere fondamentali dal lontano 2008”, dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Arboscello dopo la risposta in aula alla sua interrogazione sui cassoni per la diga del Posto di Genova a Vado. 

 

“Il vero problema è la mancanza di confronto, perché il territorio savonese è da sempre e storicamente disponibile ad accogliere attività che diano impulso all'economia e allo sviluppo savonese e ligure, anche con grandi sacrifici. La giunta però sta usando un metodo che non è più tollerabile: prima decide e poi cala dall’alto le scelte sul territorio. Lo hanno fatto per il piano Socio-sanitario, per il trasferimento dei depositi chimici, per i cassoni, lo stanno facendo per il termovalorizzatore. Ancora una volta il rischio è che anche in questo caso i territori si rivoltino contro. Serve un cambio di rotta nell'interesse di tutti”, conclude Arboscello

Redazione


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