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Gen Z - il mondo dei giovani | 14 maggio 2023, 09:30

Gen Z - Il mondo dei giovani - Il caro affitti per gli studenti fuori sede

Universitari accampati in tenda fuori dalle università per denunciare i prezzi troppo alti delle stanze e i progetti liguri per andare incontro alle esigenze di chi sceglie di studiare a Genova

Gen Z - Il mondo dei giovani - Il caro affitti per gli studenti fuori sede

Uno dei temi caldi della settimana è il caro affitti nelle principali città universitarie italiane, denunciato a gran voce dagli studenti.  

Sono tanti i ragazzi che lamentano prezzi degli alloggi troppo alti: molto spesso una stanza in un appartamento condiviso, nel centro di Milano, Roma, Torino o Bologna, arriva a costare addirittura 700 euro. 

A tal proposito è diventato virale sui social il caso di una studentessa di Milano, Ilaria Lamera, studentessa di Ingegneria Ambientale di 23 anni che ha deciso di protestare contro il caro affitti milanese, accampandosi per cinque giorni davanti al Politecnico di Milano con una tenda

Da quando ci sono state tolte le lezioni online, tantissimi studenti come me si sono ritrovati a cercare un alloggio nei pressi dell’Università a condizioni assurde, arrivando a pagare anche più di 600 euro al mese di affitto, a Milano come in tantissime altre città universitarie in Italia” scrive Ilaria sul suo profilo Instagram qualche giorno fa. 

Ma non è l’unica ragazza che ha deciso di esprimere il suo dissenso verso questa situazione, anzi, è stata un vero e proprio esempio che ha spinto molti altri giovani ragazzi a fare la stessa cosa. Un gruppo di ragazzi che studiano all’Università “La Sapienza” di Roma ha deciso di replicare la protesta, piantando le tende proprio davanti al Rettorato dell’università.

Dopo alcuni giorni di presidio, accompagnati anche da qualche polemica, il governo ha annunciato di aver sbloccato dai fondi del Pnrr 660 milioni di euro per combattere il caro affitti: l’emendamento mira ad assicurare immediatamente questi incentivi, che sono destinati a nuovi posti letto presso gli alloggi o le residenze per gli studenti forniti dalle università.  

A Genova, pur non essendo facile trovare una sistemazione economica nelle aree vicine alle varie facoltà, la situazione non ha raggiunto le vette delle città già menzionate. La Regione ha messo in campo fondi e agevolazioni per chi ha necessità di trovare un alloggio per il proprio percorso di studi. L’iniziativa che ha riscosso maggior successo è quella partita nel 2019, che prevede posti letto due euro al giorno per gli studenti fuori sede provenienti da altre regioni: al momento sono 95 i ragazzi che stanno  usufruendo di questa agevolazione, che aveva come obiettivo “incentivare gli studenti a scegliere Genova per la qualità della sua università, offrendo un servizio in più” trainato dallo slogan ‘un alloggio a 2 euro, il costo di un cappuccino e di una striscia di focaccia’, come sottolineato dalla deputata genovese Ilaria Cavo. Da allora l’iniziativa continua ad andare avanti, ed è stata ricordata anche dal presidente della Regione Giovanni Toti proprio in un post social:

"Liguria dalla parte degli studenti universitari! Per chi viene a studiare a Genova mettiamo a disposizione tanti alloggi al costo di soli 2 euro al giorno: con l’apertura del bando nel 2019 sono tante le matricole che tutt’oggi usufruiscono di una sistemazione al prezzo di caffè e focaccia. Viste le spese troppo alte alle quali gli studenti fuori sede devono far fronte, stiamo lavorando per aumentare ancora la quota di alloggi Arte, oggi 100, da aggiungere al bando. Così attireremo tanti giovani nella nostra regione per studiare e prepararsi al mondo del lavoro".

 

Gaia Uccheddu

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