“Quanta acqua sotto i ponti, dal lontano 2018 quando il carrozzone regionale, con il duo Toti-Viale in testa, volle illustrare lo stato dell’arte in merito al progetto sul nuovo Galliera. In quell’occasione, la destra volle attaccare il M5S, 'reo' di essersi schierato contro un’operazione tutt’altro che trasparente”.
Lo dichiara il senatore del M5S Luca Pirondini, che poi ricorda: “Oggi, a oltre cinque anni di distanza, facciamo i conti con l’ennesima frenata e l’ennesima gara flop. Ricordiamo bene le parole di allora del presidente di Regione Toti, secondo cui: “oggi (27 febbraio 2018, ndr) finalmente facciamo suonare il colpo di gong per l’avvio di questo progetto. Ci daremo pace se il M5S non è d’accordo, purché non chieda il rimborso degli accessi agli atti perché siamo stufi di far pagare ai cittadini le loro intemperanze politiche. A questo punto, corre l’obbligo di chiedere a Toti: dica lui, semmai, quanto è costato ai cittadini questo infinito tira e molla a trazione centrodestra?”.
“Il M5S, contrariamente a quanto aveva a suo tempo dichiarato Toti, non si è mai espresso nei confronti del Galliera per meri interessi elettorali. Se ci siamo esposti, lo abbiamo fatto solo per tutelare gli interessi dei cittadini, che alla fine di tutta questa tristissima storia, non solo finiranno per pagare questo infinito disastro progettuale, ma non riceveranno in cambio una miglioria sanitaria”.
“Diciamolo ancora una volta: vale la pena spendere svariati milioni di euro per poco più di 400 posti letto, vale a dire almeno tre volte meno rispetto agli ultimi anni del secolo scorso? In questi anni abbiamo assistito a tutto e al contrario di tutto, compreso lo scandalo della super valutazione (con danno erariale, stando alla Corte dei conti) del Bar Bruna, destinato a essere demolito per far posto all’ingresso del nuovo Galliera”.
“Al netto della soap opera che va in scena ormai da lustri e al cui copione la destra regionale ha impresso una svolta grottesca, corre l’obbligo di ricordare, come feci in occasione dell’operazione “Trasparenza” (Palazzo della Borsa, dicembre 2017), che i milioni di euro necessari per il progetto Galliera sono stati tolti all’auspicato (e promesso) ospedale del Ponente. In quell’occasione, avevamo anche consegnato al cardinale Angelo Bagnasco un elenco di 9 domande sull’opera. Alle quali non abbiamo mai ricevuto risposta. Ma capiamo sia difficile rispondere e giustificare una spesa milionaria per sostituire l’originario ospedale con uno più piccolo e con meno posti letto, cementificando così buona parte della collina di Carignano e creando al contempo appartamenti di lusso, obiettivo quest’ultimo che rispecchia molto bene il Dna della destra”, conclude Pirondini.