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Politica | 09 maggio 2023, 17:05

Scuole materne, Ceraudo (M5S): "Anche a Genova la propaganda di destra esorta a far figli poi non garantisce servizi 0-6 anni"

“Al dovere della messa in sicurezza degli edifici scolastici del nostro territorio, dovrebbe contestualmente corrispondere l’obbligo, da parte della civica amministrazione, di garantire il servizio scolastico 0-6 anni evitando che si arrivi alle classi pollaio o, peggio, che non si riesca ad assicurare a tutti l’iscrizione”

Scuole materne, Ceraudo (M5S): "Anche a Genova la propaganda di destra esorta a far figli poi non garantisce servizi 0-6 anni"

“Al dovere della messa in sicurezza degli edifici scolastici del nostro territorio, dovrebbe contestualmente corrispondere l’obbligo, da parte della civica amministrazione, di garantire il servizio scolastico 0-6 anni evitando che si arrivi alle classi pollaio o, peggio, che non si riesca ad assicurare a tutti l’iscrizione”. Così il consigliere comunale Fabio Ceraudo a proposito dei servizi delle scuole dell'infanzia e materna.

Il consigliere continua: “A Genova, di contro, è previsto un ridimensionamento che riguarderà più o meno tutti i quartieri della città. Molte famiglie, come logica conseguenza, resteranno escluse: non potranno, in soldoni, mandare i piccoli al nido o all’asilo. Chi potrà permetterselo, si rivolgerà agli istituti privati; le fasce con reddito medio-basso invece saranno in difficoltà e dovranno tenere i bambini a casa. Con buona pace delle politiche sbandierate dalla destra che con la propaganda di piazza e palazzo esorta le famiglie a fare più figli, ma con i fatti obbliga uno dei due genitori (in mancanza di nonni) a rinunciare al lavoro. Chi aiuterà le famiglie in difficoltà? E che dire dei lavoratori che perderanno il posto? Arriverà forse in soccorso il decreto precarietà della premier?”.

“Per monitorare la situazione genovese, come M5S abbiamo portato in Consiglio comunale un ordine del giorno per impegnare il sindaco e la Giunta ad attivarsi affinché venga istituito un osservatorio permanente composto da tutti i soggetti interessati (Comune, Regione, Municipi, organi docenti, parti sociali, comitati dei genitori, associazioni impegnate per la disabilità e due consiglieri comunali, uno di maggioranza e uno di minoranza, nominati in conferenza capigruppo). La destra comunale ha respinto il nostro documento. Una scelta che riteniamo vigliacca, oltre che miope, che mette l’accento sulle contraddizioni della maggioranza”.

Redazione


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