Tornano in piazza i cittadini della Valbisagno per manifestare contro lo skymetro e chiedere che il progetto venga fermato e si scelga la via più ecologica e sostenibile con l'inserimento dei tram.
Una manifestazione che nasce dall'assenza di approfondimenti tecnici che il comitato ha più volte chiesto e che, secondo quanto riportato, non sembrano esistere.
"Dall’insieme delle risposte arrivate da Ministero e Comune - si legge - non esistono documenti significativi per il progetto che sembra stia per realizzarsi (da un anno). A nuove domande il Comune ci ha tranquillizzati: non ci sono documenti che non avete, non ci sono proprio documenti.
Nessuno studio, nessun documento tecnico, nessun progetto.
Sembra incredibile ma alla base dello skymetro non esiste alcuno studio che lo giustifichi in maniera argomentata".
Ancora: "Anche di questo aggiorneremo alla manifestazione in Piazza del 12 maggio.
La manifestazione è convocata venerdì 12 maggio, alle ore 18, in Piazza Romagnosi.
Parteciperanno alla manifestazione numerosi gruppi che si occupano di vivibilità e progettazione partecipata a Genova".
"I componenti del gruppo Opposizione Skymetro – ValBisagno Sostenibile, esercitando un diritto di ogni cittadino (D.lgs. n° 33 del 2013 modificato con il successivo D.lgs. n° 97 del 2016), hanno fatto una serie di richieste di “accesso civico generalizzato” per poter visionare gli atti e i documenti ufficiali che hanno portato all’assegnazione del finanziamento di questa opera".
Poi un sunto sull'andamento delle richieste: "Del primo accesso abbiamo già riferito lo scorso gennaio, quando abbiamo reso pubblica la 'scheda intervento', unico documento tecnico presente nel Decreto di finanziamento a giustificazione dell’opera.
Si tratta del documento in cui si evince – ad esempio – che lo skymetro comporterà il risparmio di 27 secondi ogni mezzora nei tempi di percorrenza o – altro esempio – la riduzione di 1,8% delle emissioni di CO2.
Ci siamo chiesti: possibile che il Ministero delle Infrastrutture si sia basato solo su quella scheda per assegnare il finanziamento di 398 milioni di euro (oltre IVA)?
E visto che l’assessore Campora aveva detto che “c’è molto di più”, noi lo abbiamo preso sul serio e siamo andati alla ricerca di questo “molto di più”.
Abbiamo fatto ulteriori richieste, per essere sicuri che i documenti ottenuti siano tutti quelli esistenti, e ci siamo sentiti rispondere che era proprio così. Possiamo quindi stare tranquilli, non esistono documenti di studio che non abbiamo, perché non ce ne sono".
Come spiegano dal comitato, la manifestazione sarà anche l'occasione per fare il punto della situazione: "Anche di questa vicenda aggiorneremo alla manifestazione in Piazza del 12 maggio.
La manifestazione è convocata venerdì 12 maggio, alle ore 18, in Piazza Romagnosi. Fino alle 21
Parteciperanno alla manifestazione numerosi gruppi che si occupano di vivibilità e progettazione partecipata a Genova.
Tra i tanti interverranno:
Con i piedi per terra - Genova
Comitato Liberi Cittadini di Certosa
Circolo Nuova Ecologia Genova
Friday For Future Genova
Gruppo Genova, contro il degrado..
Exctinction Rebellion Genova
Circolo Legambiente Polis
In queste settimana molti cittadini, sia attivisti del comitato che abitanti in maniera autonoma, si sono organizzati per riempire il pezzo di città intorno alla manifestazione di striscioni".
I membri del comitato non mancano di fare un excursus sulle richieste: "Per le nostre richieste siamo quindi partiti da un altro documento avuto col primo accesso: la Relazione finale di valutazione dei progetti presentati per l’Avviso 2 di assegnazione del fondo TRM (Trasporto Rapido di Massa ), lo stesso degli Assi di Forza.
Il Comune di Genova aveva presentato 5 istanze, nessuna delle quali però aveva avuto il finanziamento; ben 4 erano state bocciate e solo una era stata dichiarata “ammissibile” ma, avendo ottenuto un punteggio appena sufficiente, era finita in fondo alla graduatoria e quindi non finanziata.
L’unico progetto presentato all’Avviso 2 che riguardava la Val Bisagno era lo Sky Tram e non aveva superato il livello zero di valutazione per due gravi criticità legate alla mancata indicazione del co-finanziamento necessario e alla mancata analisi sulle relazioni con il progetto degli Assi di Forza.
Il progetto era stato pertanto inserito in una categoria che lasciava la possibilità di ripresentarlo in un successivo Avviso ma solo previo superamento delle criticità riscontrate; inoltre, l’eventuale ammissione a finanziamento avrebbe dovuto essere 'subordinata alla procedura di esame e valutazione di cui alla presente relazione'.
La bocciatura non ha però scoraggiato il Comune di Genova che si è dato subito da fare per cercare una via di “recupero” (come peraltro era già successo nel 2019 dopo la prima bocciatura dell'istanza degli assi di forza).
Ha quindi acquisito la “consulenza” di un ingegnere competente del funzionamento degli ambienti ministeriali (l'anno precedente aveva svolto una consulenza proprio in appoggio al Ministero).
Circa gli esiti di questa consulenza, abbiamo saputo grazie ad un secondo accesso civico. Nonostante il servizio richiesto prevedesse in maniera chiara la predisposizione di uno studio tecnico per superare le criticità segnalate nella relazione finale di valutazione, il Comune di Genova non è stato in grado di consegnare alcuna relazione che descrivesse (sulla base di dati tecnici, elaborati di progetto, studi di dettaglio) il frutto del lavoro del consulente.
Ci hanno consegnato quindi gli esiti dell’attività relazionale svolta dal consulente nei confronti degli uffici ministeriali e comunali (addirittura sono citate più di 250 mail in pochi mesi). Ma nessun elaborato o pianificazione tecnica.
In ogni caso, a seguito di un ulteriore richiesta di precisazioni, il Comune di Genova ha tenuto a chiarire definitamente che l’attività di questo consulente è servita anche ad elaborare la simulazione che sta alla base della “scheda intervento” inviata al Ministero e citata nel decreto di finanziamento.
Per cui, adesso è possibile rispondere al dubbio iniziale: si, è proprio vero, alla base della decisione di finanziare lo skymetro da parte del Ministero c’è solo la scheda intervento!
Ma non ci siamo fermati qui.
In base a cosa il Comune ha deciso di puntare sullo skymetro? Esiste un qualcosa che lo giustifichi?
Nello stesso periodo in cui l’ingegnere ha svolto il servizio “relazionale” di cui sopra, il Comune di Genova ha assegnato un altro incarico, quello di predisporre lo “Studio Preliminare al Progetto di Fattibilità Tecnico Economico (PFTE)”. Per una combinazione che ha quasi dell’incredibile, lo studio professionale che ha vinto l’incarico è guidato proprio dallo stesso ingegnere a cui era stata affidata la consulenza di cui sopra.
In definitiva, l’ingegnere è stato pagato due volte per svolgere compiti in buona misura sovrapponibili
Lo Studio Preliminare è stato pubblicato sul sito del Comune e contiene il materiale che è stato diffuso dai media e da noi utilizzato per analizzare l’opera lo scorso anno.
Tra questo materiale c’è anche uno studio trasportistico che analizza la possibilità di realizzare una linea a semplice binario (unico caso al mondo di metropolitana a senso unico alternato) e serve ad indicare il dimensionamento dell'infrastruttura in termini di prestazioni trasportistiche (frequenza convogli, tempi di percorrenza, capacità di trasporto).
Quindi, non analizza l’opera ai fini della sua efficacia rispetto ad indicatori ambientali o di mobilità (quante persone in più useranno il trasporto pubblico, quante automobili in meno circoleranno, quanto il tempo risparmiato, quanto calerà l'inquinamento, quanto gli incidenti stradali, ecc.).
Non è, in altri termini, uno studio che serva a giustificare l'opera.
Possiamo quindi rispondere al quesito iniziale: esiste uno studio, un progetto, un elaborato tecnico alla base dello skymetro?
No, esistono delle supposte “analisi modellistiche preliminari ….. lavoro sintetizzato nella scheda di istanza”, la scheda intervento dai numeri tanto imbarazzanti già descritti.
In ogni caso, non esiste alcun documento che metta in relazione il progetto bocciato dello sky tram con questa nuova opera, nemmeno per tentare di rispondere alle criticità segnalate. Inoltre, il finanziamento chiesto per lo skymetro è di molto superiore a quello chiesto per lo sky tram e nulla si dice a come la nuova opera si relazioni con il progetto degli assi di forza.
C’è da chiedersi come abbia potuto il Ministero finanziare un’opera “piovuta dal cielo” e dai benefici così infimi.
Ma questa è un’altra storia..."