Testa, cuore e gambe. E' racchiusa nella semplicità e nell'immediatezza dei concetti espressi dal suo tecnico alla vigilia del primo possibile match-point promozione contro l'Ascoli (ore 14, arbitro Sozza), la fotografia dell'aria che si respira in casa Genoa.
Il termometro dell'attesa intorno alla squadra fa segnare quota 33mila, cifra dei biglietti venduti che porteranno dopo 15 anni un nuovo tutto esaurito al Ferraris (all'ora i rossoblù, contro il Napoli, chiusero il campionato risalendo in massima serie), dentro lo spogliatoio la temperatura sembra invece essere tenuta più bassa da un Alberto Gilardino che ha indicato in conferenza stampa la rotta prima di passare le consegne al suo vice Tano Caridi e agli altri collaboratori tecnici visto che contro i bianconeri non siederà in panchina, causa squalifica.
Testa innanzitutto, per "farsi trascinare dai nostri tifosi in modo positivo" giocando "senza frenesia, con grande consapevolezza e fiducia" di fronte a un avversario "che dopo il cambio di allenatore ha trovato equilibrio e identità forti, con giocatori di categoria e di qualità".
Poi il cuore, quello dove si raccolgono, conservano e rielaborano le emozioni. Quelle suscitate dalle vittorie passate, "quelle che sono arrivate con sofferenza e arrivate perché approcciate nella maniera giusta".
E infine gambe, perché i dati restituiscono, oltre alle impressioni degli osservatori, una squadra in forma che a Bolzano "ha corso tantissimo, anche con chi per caratteristiche potrebbe fare meno chilometri. A livello visivo poteva sembrare più lento il gioco, ma la squadra è in salute, ha grande voglia, e oltre questo dobbiamo metterci la passione che abbiamo dentro".
Quella passione che, se tradotta in una vittoria, potrebbe rappresentare per Badelj e compagni già il ritorno in Serie A con due turni di anticipo. Per questo le orecchie del Ferraris saranno rivolte anche un po' a Modena, dove sarà di scena il Bari: se i galletti dovessero perdere al Grifone basterebbe anche un pari, nel caso il pareggio fosse dei pugliesi al Vecchio Balordo servirebbe la vittoria.
Ma niente conti o frenesia: "Noi come il Napoli? Qualche battuta l'abbiamo, ma consideriamo che non è l'ultima gara dell'anno. E' importantissima, fondamentale come tutte le altre, ma non l'ultima" ha detto Gila da un quartier generale di Pegli dove le ultime notizie vedono un possibile recupero di Ilsanker e la fermata ai box dell'ennesimo terzino sinistro, Mimmo Criscito, da valutare nelle prossime settimane.
PROBABILI FORMAZIONI
Genoa (3-5-2): Martinez; Bani, Vogliacco, Dragusin; Frendrup, Sturaro, Badelj, Strootman, Sabelli; Gudmundsson, Coda. Allenatore: A. Gilardino
Ascoli (4-3-1-2): Leali; Adjapong, Simic, Bellusci, Giordano; Collocolo, Buchel, Caligara; Mendes; Dionisi, Forte. Allenatore: R. Breda