In vista dell’apertura della nuova linea ferroviaria del Campasso e delle polemiche sollevate, sono oltre 200 le proposte che sono arrivate dai comitati e dai cittadini della Valpolcevera per rispondere al “Percorso partecipativo di rigenerazione urbana” che il Municipio ha portato avanti in questi mesi, e che avrà come risultato finale una delibera che verrà trasmessa a Comune, Regione, al Commissario Unico, al Ministero delle Infrastrutture, al Prefetto e RFI.
Al centro dell’incontro di giovedì sera, nei locali della Casa di Quartiere di Certosa, alla presenza del presidente del Municipio Federico Romeo, del vicesindaco Pietro Piciocchi e dei rappresentanti di comitati locali, con l'ex governatore Claudio Burlando tra il pubblico, quattro grandi missioni per riqualificare, mitigare i danni e cercare di trovare soluzioni alternative a quelle ufficiali. Una su tutte: il tracciato della nuova linea ferroviaria.
Oltre ai già lamentati problemi relativi alla vicinanza alle case, verrà formulata una proposta per ovviare al problema della pendenza della linea, per spostare il progetto verso la cosiddetta ‘linea sommergibile’, che interessa un numero minore di abitazioni e risponde agli standard europei di pendenza. Una soluzione più sostenibile per il territorio, che darebbe anche la possibilità di avere a disposizione l’intera area del parco del Campasso per altri progetti dedicati alla cittadinanza.
E poi: demolizioni di vecchi edifici, creazione di aree di parcheggio, nuovi plessi dedicati alla cultura, tra cui la creazione di uno studentato allo sport e all’aggregazione, verosimilmente in quella che sarà la nuova piazza Facchini, attualmente di proprietà di Ferrovie, utilizzando i 200 milioni stanziati dal governo a compensazione dei ’disagi’ che tale servitù comporterà.
L’impegno del vicesindaco e dell’amministrazione sarà quello di convocare, entro la fine di maggio, un’assemblea pubblica con la partecipazione di elementi di rilievo di Rfi per confrontarsi e dare risposte sull’ipotesi di allontanamento dalle case e del percorso alternativo della linea del Campasso. “Finora Rfi ha sempre sostenuto, di fronte alle richieste, che la scelta del tracciato non è reversibile” ha spiegato Piciocchi nel suo intervento.
E ancora: “L’acquisizione di piazza Facchini è ormai certa, non mi posso sbilanciare sui tempi, per noi è un tema essenziale. Dobbiamo definire le linee guida, la nostra idea è quello di indire un concorso internazionale di progettazione”.
“Questa è stata la serata di restituzione del percorso partecipativo che riguarda tutto il quadrante interessato dal tema del nodo ferroviario di Certosa, Rivarolo e Fegino: è stato un percorso che ha visto impegnate oltre 200 persone che hanno partecipato e che hanno presentato una serie di proposte. Stasera abbiamo presentato una sintesi, con tutta una serie di richieste che il consiglio municipale della Valpolcevera entro il mese di maggio farà diventare proprie e presenterà a tutti gli enti interessati dal tema del nodo ferroviario, dei 200 milioni e del quadrante interessato dalla ferrovia” commenta con soddisfazione Federico Romeo, che ha ringraziato l’impegno dei cittadini che, ancora una volta, hanno dimostrato la grande capacità di fare rete per un’obiettivo comune: riqualificare il proprio territorio.