È tutto pronto per l’avvio dei lavori della nuova diga foranea.
Oggi è in programma l’attesa posa della prima pietra che sancirà ufficialmente l’inizio degli interventi che rivoluzioneranno il porto di Genova. Gli organizzatori della giornata promettono una kermesse di art performance e musica, con una diga “volante” in viaggio verso il cantiere dove verranno avviati i lavori.
I NUMERI
La diga poggerà su fondali a profondità variabile fino a 50 metri, una delle profondità maggiori al mondo sperimentate per una diga foranea, ed avrà uno sviluppo complessivo di 6,2 km. L’opera garantirà così l’accesso in sicurezza a navi più grandi, della lunghezza di 400/450 metri. Per il basamento si utilizzeranno circa 7.000.000 di tonnellate di materiale roccioso, su cui verrà posizionata una struttura composta da circa 100 cassoni cellulari prefabbricati di cemento armato alti 33 metri, larghi fino a 35 e lunghi circa 67 mentre per il riempimento dei cassoni saranno utilizzati anche, fra gli altri materiali di risulta, quelli provenienti dalla demolizione della diga esistente in un’ottica di economia circolare e sostenibilità.
La nuova diga sarà costruita dal consorzio “Per Genova Breakwater”, formato da Webuild, Fincantieri e Fincosit e i lavori
LA CERIMONIA
Si inizia alle ore 11 a Palazzo San Giorgio. È prevista la presenza del ministro Matteo Salvini insieme al viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Edoardo Rixi. Tra le istituzioni locali saranno presenti anche il presidente dell’Autorità Portuale Paolo Emilio Signorini, Pietro Salini, CEO Webuild, il presidente Giovanni Toti, il sindaco Marco Bucci e l’ammiraglio ispettore Sergio Liardo.
Alle 12.45 si passa ai festeggiamenti al Porto Antico con musica, installazioni artistiche e food experience.
A De Ferrari dalle 13.30 arriva il Food Truck con un’offerta di prodotti regionali.
Alle 20.30 la festa si conclude con uno spettacolo di luci “Sea of light” accompagnato da performance musicali.
I PRO
Solo la fase 1 della Diga prevede l’impegno finanziario di 950 milioni, di cui 500 milioni del Fondo complementare al PNRR e 100 milioni del Fondo Infrastrutture Portuali, 264 milioni attraverso la Banca Europea degli Investimenti (BEI) e il restante a valere su risorse dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e delle Amministrazioni territoriali.
La realizzazione della diga foranea garantirà al settore edile una massa salari di 180 milioni di euro e oltre 6 milioni e mezzo di ore lavorate relativamente alle opere di demolizione e costruzione. È quanto emerge dal report pubblicato proprio in questi giorni da Filca Cisl Liguria calcolando le ricadute anche occupazionali dell’opera con 1000 edili operativi in ogni singolo di lavori.
LE CRITICITÀ
Politica e popolazione sono spaccate in due sull’utilità dell’opera e soprattutto sull’impatto della qualità della vita di cittadini e sul preservare l’ecosistema marino.
Come ha evidenziato il professore, ingegnere ed esperto di porti Piero Silva le criticità sono numerose per un’opera di dimensioni mastodontiche che non ha precedenti: i fondali argillosi a profondità dove rimane davvero difficile la consolidazione della struttura. Senza pensare al possibile aumento del tasso di inquinamento conseguente all’aumento del traffico in porto.
Secondo le stime di Autorità Portuale la diga potrà essere realizzata con poco più di un miliardo, ed entro la fine del 2026:
“Entrambi questi valori (soprattutto il secondo) sono assolutamente sottodimensionati, sulla base di un’estrapolazione attenta di costi e tempi di progetti analoghi (almeno una ventina) per i quali ho accesso a dati verificabili di opere già costruite - scrive nella sua relazione Piero Silva - Il costo minimo (posto che l’opera non collassi durante la costruzione a causa dello slittamento d’insieme sul limo-argilloso del fondo ...) sarà compreso tra i 2 miliardi e i 2 miliardi e mezzo.
Vista la necessità della delicatissima consolidazione geotecnica, confermo come più realistico il valore di quindici anni di cui ho sempre parlato. Finire nel 2026 è più improbabile che veder correre da Marcel Jacobs i 100 metri in meno di 2 secondi, dati dei progetti eseguiti alla mano”.
Criticità anche sulla realizzazione dei cassoni che poi andranno a formare la diga. La popolazione del Ponente ha manifestato in più occasioni la propria contrarietà alla realizzazione dei cassoni nel porto di Pra’ perché potrebbe creare ulteriori disagi alla viabilità cittadina. Ora Autorità portuale e Comune voglio spostare i cantieri per la realizzazione dei cassoni nel porto di Vado. A breve ci sarà una commissione consiliare dove l’Autorità sarà invitata,insieme alle associazioni di categoria e ai sindacati per profilare un discorso di aggiornamento e condivisione sul piano portuale che deve contemperare le esigenze sia della popolazione che del porto.
Toti: "Tappa fondamentale di un nuovo risorgimento"
Questa è una giornata storica: cominciamo a costruire la nuova diga di Genova, che sarà la più importante infrastruttura portuale italiana. Siamo davanti ad una tappa fondamentale di un nuovo Risorgimento, che oltretutto prende il via negli stessi giorni di maggio che videro i Mille di Garibaldi partire dagli scogli di Quarto: un secondo Risorgimento che, partendo da Genova, può scuotere tutta l’economia italiana e portare benessere a tutto il Paese”. Così il presidente della Regione Liguria a margine della cerimonia della posa della prima pietra della nuova Diga.
“Il lavoro per arrivare a questo traguardo - continua il presidente della Regione Liguria - è stato lungo e faticoso, ma è la dimostrazione che in Italia le grandi opere si possono realizzare. In momenti come questo tutti dovrebbero essere orgogliosi di riconoscersi come genovesi, liguri e italiani: ogni polemica mi pare fuori luogo davanti ad un’opera che prova le capacità ingegneristiche e costruttive del nostro Paese, oltre a creare migliaia di posti di lavoro. Questa diga farà sì che la logistica del Nord Ovest italiano, una delle aree più produttive del continente, diventi davvero competitiva rispetto a quella del Nord Europa. Oggi celebriamo anche una politica che ha dimostrato di saper decidere e costruire; parafrasando quanto diceva Albert Einstein, ‘Chi pensa che qualcosa sia impossibile, dovrebbe evitare di disturbare chi ce la sta facendo’”.