In seguito all’accelerazione del processo di scorporo da parte di Windtre, questa mattina si è tenuto a Piazza De Ferrari uno sciopero con presidio unitario dei lavoratori organizzato da Slc Cgil Genova, Fistel Cisl e Uilcom Uil in accordo con il Coordinamento delle Rsu.
La problematica principale è relativa all’intenzione dell’azienda di creare una società dedicata, la cui quota di maggioranza sarà venduta al fondo svedese Eqt. “Si tratta di un’operazione finanziaria sulle spalle dei lavoratori che comporterebbe ricadute occupazionali — hanno sottolineato i sindacati - I lavoratori vogliono restare uniti e integrati e chiedono a Windtre di fare un passo indietro ripensando ad un piano sostenibile per tutte e tutti".
“Il mondo delle telecomunicazioni è un settore strategico per tutto il Paese e non vediamo un’azione propositiva da parte delle istituzioni”, sottolineano Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, “non c’è riscontro neanche sul progetto di rete unica, completamente arenato da parte delle istituzioni”.
Una separazione come quella prevista da Windtre indebolisce tutte le parti dell’azienda stessa e dei lavoratori per cui è necessario un intervento strutturale di tipo industriale che possa portare maggiore sviluppo occupazionale. Sulla base di questa e di ulteriori problematiche che stanno investendo il mondo delle telecomunicazioni, a livello nazionale i sindacati hanno proclamato una giornata di sciopero per tutti i lavoratori dell'intero settore delle Telecomunicazioni che si terrà il 6 giugno 2023, al fine di richiamare l’attenzione delle istituzioni affinchè si proponga un rilancio di tutto il comparto e la salvaguardia occupazionale.