Politica - 02 maggio 2023, 18:44

Telecamere e pene più severe: a Genova la mozione contro gli ambientalisti di 'Ultima Generazione'

Passa la mozione contro i collettivi che cospargono le opere di vernice lavabile. Ira dell'opposizione, i rossoverdi lasciano l'aula

Foto di Palazzo Vecchio - Dario Nardella (Facebook)

Telecamere 'a difesa' dei monumenti e inasprimento delle pene per chi compie azioni dimostrative 'contro il patrimonio storico culturale' della città per sensibilizzare la popolazione sui cambiamenti climatici. È l'obiettivo della mozione presentata dal capogruppo di Liguria al Centro Nicholas Gandolfo e firmata da tutti i capigruppo di maggioranza a Tursi contro le proteste ormai note degli attivisti di 'Ultima Generazione', il collettivo ambientalista noto nel mondo per azioni con cui cospargono di vernice lavabile opere d'arte, palazzi e monumenti.

Negli ultimi giorni il collettivo ha compiuto azioni dimostrative a Berlino, prendendo di mira principalmente gli store della grande distribuzione. In Italia sono famose, anche per le condanne pressoché unanimi della politica, le proteste contro la facciata di palazzo Madama, sede del Senato, e di palazzo Vecchio a Firenze. Di quest'ultimo episodio si ricorda la reazione immortalata in diretta del sindaco Dario Nardella che ha scacciato in malo modo uno degli attivisti intento nella protesta.

L'obiettivo dei proponenti della mozione di oggi a Tursi, oltre che mettere le telecamere a tutela dei monumenti e inasprire le multe contro gli ambientalisti, è anche quello di valutare con scuole e uffici le iniziative da intraprendere per sensibilizzare la cittadinanza sui cambiamenti climatici. 

I consiglieri di centrodestra non negano quindi la reale portata dell'allarme climatico e lo scrivono nella mozione: "I cambiamenti climatici sono una realtà rispetto alla quale la sensibilità è sempre più alta e sono significative le iniziative politiche e normative messe in campo da parte dei Paesi più industrializzati, Unione Europea in primis, riportiamo a titolo di esempio, i fondi del PNRR che sono condizionati al rispetto di stringenti criteri ambientali (Do Not Significant Harm)". Quindi il problema esiste, ma sono le azioni messe in campo da 'Ultima Generazione' per urlarlo al mondo a essere perseguite. La mozione di oggi riprende infatti l'intenzione del governo Meloni a preparare un disegno di legge per dare mezzi alle amministrazioni per contrastare gli attivisti.

La mozione è passata a maggioranza. L'opposizione è stata dura in aula, tutti hanno votato contro salvo i consiglieri della lista Rossoverde Filippo Bruzzone e Francesca Ghio che dopo la presentazione di emendamenti bocciati dalla maggioranza hanno deciso di uscire dall'aula al momento del voto.

"I consiglieri comunali Francesca Ghio e Filippo Bruzzone della lista Rosso Verde - si legge in una nota - dopo i loro interventi al consiglio comunale di oggi martedì 2 maggio 2023 lasciano l’aula in segno di protesta contro una mozione proposta dalla maggioranza riguardante l’inasprimento delle pene per gli attivisti di Ultima Generazione, movimento per lo più giovanile che rivendica i diritti del pianeta Terra e delle persone, chiamando l’attenzione dei governi con atti di disobbedienza civile non violenti.

La destra insegue un modello repressivo chiedendo di aumentare il numero di telecamere a controllo dei monumenti pubblici, e nei loro interventi emergono contraddizioni e pareri dissociati dal centro della questione: il cambiamento climatico e le sue conseguenze.

Bruzzone e Ghio nelle loro riflessioni stimolano l’opinione pubblica a reagire e puntano il dito su un’amministrazione inefficiente e incurante di problemi troppo urgenti per essere strumentalizzati a fini politici.

Alla fine dei loro interventi i consiglieri RossoVerdi decidono di uscire dall’aula del Consiglio per non votare e non legittimare una destra che crea attrito invece che unirsi per risolvere queste urgenze inderogabili.

Ricordiamo che, ad oggi, l’Italia è al sesto posto tra le nazioni mondiali con il più alto tasso di investimenti nei combustibili fossili, uno dei principali motivi di inquinamento ambientale del nostro tempo e ricordiamo che: non c’è più tempo se non quello per azioni concrete per la salvaguardia della vita. Quando i giovani indicano il problema, le amministrazioni guardano il dito".


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