Attualità - 02 maggio 2023, 19:00

La Geo Barents di Medici Senza Frontiere assegnata al porto di La Spezia: a bordo 336 migranti (Foto)

Arriverà fra tre giorni. L'ong: "Destinazione troppo distante, queste persone avrebbero diritto a sbarcare al più presto nel porto più vicino"

La nave di Medici Senza Frontiere Geo Barents sbarcherà a La Spezia. Al momento a bordo ci sono circa 350 migranti, recuperati da un barcone di legno sovraffollato proveniente dalla Libia che navigava in acque internazionali, e da un barchino in vetroresina. Impiegherà tre giorni per arrivare al porto.

Fulvia Conte, coordinatrice dei soccorsi a bordo, ha spiegato: “A bordo del primo barcone c’erano oltre 20 bambini sotto ai 9 anni, donne incinte, bambini e persone di oltre 60 anni di età. Stamattina invece, dopo ore di ricerca, abbiamo soccorso le 36 persone in mare su un barchino che stava navigando da quattro giorni. Tutti erano esausti, anche a causa delle condizioni che hanno vissuto in Libia. 

Con noi a bordo c’è il team medico, psicologico e i mediatori culturali che si stanno prendendo cura di loro. 

Ci è stato assegnato il porto di La Spezia, a tre giorni di navigazione: nelle condizioni meteo marine in cui ci troviamo questo viaggio aumenta le sofferenze di queste persone, che avrebbero diritto a sbarcare al più presto nel porto più vicino”. 

I porti della Liguria sono a disposizione del Governo e come ho già detto in occasione dell’arrivo della Geo Barents alla Spezia a fine gennaio credo che sia giusto dare un po' di respiro ai porti più oberati dal flusso migratorio nel sud del Paese". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in merito all'assegnazione del porto della Spezia della nave in arrivo venerdì in Liguria. 

"È giusto che ognuno faccia la sua parte - ha aggiunto Toti - e bene fa il Governo a dividere il peso e gli sforzi in un Paese che deve essere solidale. Restiamo quindi a disposizione di prefetture e autorità di polizia, a cui spettano tutte le operazioni relative all'accoglienza dei migranti, con la nostra Protezione civile e la nostra sanità ove la prefettura di Spezia ne faccia eventuale richiesta".

Proprio mentre alla Camera si discute il decreto Cutro - che tra le altre cose, porterà a uno smantellamento del sistema pubblico di accoglienza gestito dagli enti locali, che funziona, per far nascere nuovi grandi centri dove ammassare le persone in gestione di emergenza, togliendo la possibilità per i richiedenti asilo di essere inseriti nel sistema SAI, con un dispendio inutile di risorse pubbliche e un aumento delle spese stimato in 16,7 milioni di euro per il 2023 - il governo, per un illogico sistema di ripartizione dei migranti tra i porti italiani, costringe la Geo Barents, con 336 persone a bordo, tra cui 52 donne e 80 minori, a altri tre giorni di viaggio e ulteriori sofferenze per chi è a bordo, per raggiungere il Porto di Spezia” commenta la deputata ligure del Partito Democratico Valentina Ghio.

La città sicuramente dimostrerà anche questa volta di saper essere accogliente, ma sfugge la logica dietro questa decisione di costringere decine di donne, bambini e uomini, che hanno già affrontato un viaggio su imbarcazioni precarie, che hanno vissuto paura, spaesamento e dolore e hanno rischiato la propria vita a vivere ancora tre giorni in mare in attesa di toccare terra. Sarebbe stato invece molto più logico e umano, anche questa volta, assegnare alla Geo Barents il Porto più vicino, come chiesto da Medici senza frontiere, per offrire un’accoglienza in tempi brevi a chi ha già sofferto abbastanza”.

Redazione


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