“I numeri diffusi dalle sigle sindacali della Polizia Penitenziaria non lasciano spazio alle interpretazioni: Nel carcere di Marassi, soltanto nell’ultimo anno si sono verificati ben 173 atti di autolesionismo, 31 tentativi di suicidio sventati in tempo dagli agenti, 2 suicidi, 221 colluttazioni e addirittura 36 ferimenti – spiega Stefano Balleari – I problemi sono legati, principalmente, alla chiusura del Provveditorato regionale di Genova e del carcere di Savona voluti dall’ex ministro PD, Orlando e alla carenza di organico e dotazioni della Polizia Penitenzia su cui il Governo è già intervenuto e sta continuando a lavorare, dopo anni di abbandono.
“Non è un caso - prosegue Balleari – che il detenuto che ha causato l’incendio dando fuoco ai materassi, sia stato mandato da fuori regione: con la chiusura del provveditorato, le carceri Liguri sono diventate la destinazione dei detenuti più riottosi e problematici del nord ovest”
Problematiche che influiscono anche sul sovraffollamento. Secondo Balleari, “Il carcere di Marassi a fronte di 450 posti, allo stato attuale ospita circa 700 detenuti, di cui più della metà sono stranieri, tra cui molti irregolari: ecco cosa ci hanno lasciato i governi di sinistra, ecco dove cercheremo intervenire con tutte le nostre forze per cercare di migliorare le condizioni di sicurezza delle carceri liguri e del personale della Polizia Penitenziaria, come già stiamo facendo”. Infine, un pensiero e un ringraziamento all’agente di Polizia Penitenziaria che, sventando l’incendio, ha riportato la frattura del polso “Senza il suo il intervento, avrebbe potuto esserci una strage. Grazie alla Polizia Penitenziaria che ogni giorno non solo combatte il crimine ma ne anticipa le mosse”