È un’attenzione speciale quella che il Festival della Comunicazione dedica quest’anno alla celebrazione della Festa della Liberazione, con una rassegna di contenuti speciali che ha come protagonista Umberto Eco, padre nobile del Festival. Disponibili online alla pagina festivalcomunicazione.it/25-aprile, le riflessioni selezionate prendono le mosse dai pensieri tratti dall’intervento “Il fascismo eterno” che Umberto Eco ha tenuto il 25 aprile 1995 alla Columbia University di New York, insieme a Elie Wiesel e Giorgio Strehler in occasione del 50° Anniversario della Liberazione, a cui era presente anche il direttore del Festival della Comunicazione Danco Singer. Tra i passaggi più significativi di Umberto Eco, “Libertà e liberazione sono un compito che non finisce mai. Che sia questo il nostro motto: Non dimenticate”.
La rassegna include – tra gli altri contributi – il testo originale di “Alle armi, o mansueti!”, pubblicato da Umberto Eco nel 1996, poi l’originale versione di “Bella ciao” portata da Gianni Coscia e Gianluigi Trovesi al Festival della Comunicazione 2020, in un’esecuzione dalle sonorità klezmer dedicata al partigiano Gragnola, di cui Eco parla appassionatamente nel suo libro del 2004 “La misteriosa fiamma della regina Loana”. Un’opera che, peraltro, nella sua omonima resa teatrale è tra i grandi spettacoli che andranno in scena al Festival della Comunicazione 2023, con l’adattamento di Giuseppe Dipasquale e la musica originale di Giorgio Conte.
“Il 25 aprile, Anniversario della Liberazione d’Italia, è una data che non solo segna la storia del nostro paese, ma soprattutto rafforza la consapevolezza civile e ci ricorda il valore della conquistata libertà, con tutto il suo significato, le sue implicazioni, i sacrifici e le lotte. La Festa della Liberazione segna l'identità stessa di noi italiani e di quello che abbiamo scelto di essere. A questo servono le ricorrenze, a questo serve ricordare: Memoria è infatti anche il tema che abbiamo scelto per un’edizione cardine del nostro Festival quale è la decima, il prossimo settembre”, spiega Danco Singer, direttore del Festival della Comunicazione.
“Il nostro Festival ha sempre avuto una sensibilità speciale verso la data del 25 aprile. Tra le infinite possibili accezioni, in questo momento crediamo si debba sottolineare il valore della Memoria per capire chi siamo oggi grazie alle scelte dei nostri padri, e per rinnovare quello spirito di determinazione verso la definizione del nostro futuro e dei nostri principi di libertà”, aggiunge la direttrice del Festival Della Comunicazione Rosangela Bonsignorio.
Dopo la presentazione ufficiale di metà aprile della decima edizione del Festival della Comunicazione, che si terrà a Camogli da giovedì 7 a domenica 10 settembre, annunciati proprio in occasione del 25 aprile due appuntamenti ulteriori che arricchiscono il programma: l’inedito dialogo tra Mirella Serri e Marcello Flores “16 ottobre 1943: l’esito di due totalitarismi”, dedicato alla storia e alla Memoria, poi l’incontro-spettacolo con Claudio Bisio e Michele Serra in un racconto con immagini, trailer e backstage del nuovo film “L’ultima volta che siamo stati bambini”.
Il link allo speciale “25 aprile” del Festival della Comunicazione: www.festivalcomunicazione.it/25-aprile