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Municipio Levante | 21 aprile 2023, 07:10

Quinto, pini abbattuti e sostituiti con due ulivi, il Tar dà ragione al Comune: "Dovevano essere tagliati"

Respinto il ricorso di due residenti: "Gli alberi erano pericolanti"

Quinto, pini abbattuti e sostituiti con due ulivi, il Tar dà ragione al Comune: "Dovevano essere tagliati"

Quegli alberi andavano tagliati”. Il Tar ha dato ragione al Comune di Genova che nel 2021 aveva autorizzato l'abbattimento di due pini che si trovavano in un'aiuola di via Majorana, a Quinto, respingendo così il ricorso presentato da due residenti della zona contro il taglio dei due pini domestici, sostituiti con due alberi di ulivo.

Tutto ha avuto inizio nel gennaio del 2021, quando è stato notato che i due pini erano cresciuti a dismisura per le dimensioni dell'aiuola. Così è stata chiesta al Comune l'autorizzazione a tagliarli, richiesta a cui è stata allegata la relazione di un perito agronomo, che ha rilevato la pericolosità dei due pini in quanto collocati in “aiuole realizzate in piena terra, con spazio inadeguato e ad elevato rischio per piante di tali dimensioni”.

Via dunque all'abbattimento e alla sostituzione degli alberi, ma per i ricorrenti il taglio dei pini avrebbe violato la disciplina di zona del P.U.C. e il regolamento comunale del verde. Il Comune ha deciso di opporsi al ricorso perché “i ricorrenti avrebbero attestato unicamente la loro legittimazione (vicinitas) ma non l’interesse al ricorso che non potrebbe consistere nella rappresentata esigenza di mantenere l’ombreggiatura e la riservatezza rispetto al condominio frontistante”.

Il Tar, dando ragione al Comune e ai proprietari dell'aiuola, ha stabilito che gli alberi abbattuti, oltre che pericolosi non erano oggetto di vincolo monumentale. “La perizia agronomica allegata alla domanda di abbattimento – si legge nella sentenza - ha attestato che tale pericolo derivava dalle dimensioni eccessive dei due pini rispetto al ridotto spazio dell’aiuola in cui erano situati, con conseguente impossibilità del reimpianto della stessa tipologia di essenza perché incompatibile con l’insufficiente spazio nel terreno e con il contesto abitativo circostante”.

Il caso ricorda quello dell'abbattimento annunciato dei pini secolari in corso Andrea Podestà, necessario secondo l'assessore ai lavori pubblici Pietro Piciocchi perché ammalorati e causa di danni provocati agli immobili sottostanti “che hanno portato a richieste significative di risarcimento danni nei confronti della civica amministrazione”. Il tema del verde pubblico è diventato attuale nelle scorse settimane per la decisione del Comune di abbattere il verde piantumato dal collettivo Greenova perché non rientrano nel piano del verde di Aster.

Francesco Li Noce

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