/ Economia

Economia | 21 aprile 2023, 13:22

Turismo, ancora tutto esaurito per il 25 aprile, ma non si trovano lavoratori stagionali

Per il presidente di Federalberghi è un effetto collaterale dell'aumento delle case vacanza: "Non si trovano alloggi da dare ai lavoratori in arrivo da altre regioni"

Turismo, ancora tutto esaurito per il 25 aprile, ma non si trovano lavoratori stagionali

Un 25 aprile da tutto esaurito e ancora più ricco potrà essere il primo maggio. Gli operatori del turismo si sfregano le mani in attesa del secondo dei tre ponti di aprile che, dopo quello di Pasqua arrivano all'insegna del bel tempo che spingerà milioni di turisti a viaggiare. Genova e la Liguria sono lanciate verso l'espansione turistica per il clima, il mare, ma anche per l'interesse storico e artistico di città e borghi che richiamano visitatori da tutto il mondo. Il 25 aprile la maggior parte dei turisti sono attesi dalle regioni confinanti, Lombardia e Piemonte in primis, che, complici le previsioni meteo non incoraggianti, raggiungono le località marittime della Liguria. 

Pensavamo ci fosse un decremento dopo Pasqua, – spiega Aldo Werdin, presidente di Federalberghi Liguria a La Voce di Genova – ma i dati sono piuttosto positivi; lo saranno ancora di più il primo maggio, perché il 25 aprile è una ricorrenza nazionale, mentre la festa dei lavoratori si estende in tutto il mondo”.

L'aumento dei turisti è sicuramente un fattore trainante per l'economia, ma com'è ormai noto l'arrivo della bella stagione coincide con l'arrivo in massa di visitatori in particolare nelle Cinque Terre, ma anche nel Tigullio e nella stessa Genova. Si parla di numero chiuso, a Portofino il sindaco Matteo Viacava ha firmato un'ordinanza che vieta lo stazionamento in alcune zone del borgo per evitare gli ingombri.

Werdin da tempo ha indicato la sua 'ricetta': elevare il livello qualitativo del turismo, alzando i prezzi, ma soprattutto migliorando i servizi, cominciando dalle strutture e dal personale. “Bisogna investire per alzare il livello”, spiega Werdin che da tempo, come molti esponenti della categoria lamenta però la mancanza di lavoratori stagionali, un paradosso negli anni di maggiore espansione del turismo. A soffrirne di più sono i ristoratori per l'assenza di addetti alla sala e alla cucina. Un problema che per alcuni è legato agli stipendi troppo bassi offerti ai lavoratori che scelgono di andare altrove. Per Werdin il problema è un altro ed è un altro paradosso perché legato all'aumento delle case vacanza. “E' un effetto collaterale - spiega  – perché non si trovano immobili in affitto per la stagione, motivo per cui tanti ristoratori non riescono a offrire alloggi agli stagionali che provengono da altre regioni, che a quel punto non trovano più conveniente venire a lavorare qui”.  

Tutto porta dunque al problema delle case vacanza e al cosiddetto turismo di massa che sta danneggiando in primis la categoria legata alle strutture ricettive. Servono riforme dalla politica. “Il governo si sta muovendo molto bene, ci sono proposte che mi sembra vadano nella giusta direzione”, si consola il presidente di Federalberghi.

L'ultima in ordine cronologico arriva dalla Liguria ed è quella presentata dall'assessore regionale al turismo Augusto Sartori. “Si tratta – ha spiegato l'assessore - di introdurre un codice identificativo nazionale al fine anche di eliminare l'abusivismo e di fare sempre di più una politica turistica nazionale. Per quando riguarda invece le eventuali limitazioni sugli affitti brevi, che creano difficoltà a trovar casa ai cittadini residenti, bisognerà certamente riflettere sui casi più eclatanti, senza però assolutamente penalizzare i tanti soggetti che mettono a frutto le loro personali proprietà immobiliari”.

Francesco Li Noce

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A SETTEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium