A poche ore dalla sentenza della Commissione di Giustizia Europea sulle questioni sollevate dal Tar di Lecce nella causa intrapresa dall'Antitrust circa la validità della direttiva Bolkestein e la sua applicazione alle concessioni balneari, Il Sindacato Italiano Balneari della Regione Liguria si è riunito presso la Sala Convegni Loano Due Village per commentare a caldo la decisione.
Una posizione, quella assunta dai giudici europei, "seria, costruttiva, che ribadisce valori sostenuti da tempo da noi balneari", l'ha definita il presidente di SIB Liguria, Enrico Schiappapietra.
"Primariamente , non dice nulla sul valore commerciale delle aziende ma riconosce che esso esiste - continua Schiappapietra - In secondo luogo afferma che lo Stato Italiano, prima di assumere qualsiasi decisione, deve eseguire una mappatura delle proprie realtà balneari ma non solo, anche di tutte le attività turistico-ricreative, che in Liguria sono 4.000 di cui 1.200 stabilimenti balneari. Gli altri sono ristoranti, bar, gelaterie, chioschi, discoteche, alberghi. Insomma, una sentenza importante che apre delle possibilità e degli spiragli per quanto ci riguarda, la quale porterà il Governo a prendere decisioni, scelte strutturali che possa essere definitiva e permettere alle nostre aziende vivono le nostre famiglie, ai nostri lavoratori di avere un po' di traguardo nel futuro".
Soddisfatta è stata quindi la richiesta da parte dei balneari di avere, da parte governativa, una contezza del bene in termini di aziende: "Abbiamo realtà dove il bene pubblico non in concessione è il 91% come in Puglia; anche nella stessa Liguria il 37% delle spiagge sabbiose è libero" ribadisce Schiappapietra.
Un mix quindi di ottimismo e attesa: "Per quanto riguarda il nostro settore tutto viene mandato a livello legislativo, aspettiamo quindi quelle che saranno le decisioni del governo entro la prossima estate" ha chiosato Schiappapietra.
Di sconfitta della politica parla invece il capogruppo in Consiglio Regionale della Lista Toti, Angelo Vaccarezza: "Ancora una volta siamo qui a decidere dopo la sentenza di un giudice davanti a migliaia di aziende e famiglie che si aspettavano di essere difese per tempo dalla politica. Purtroppo il nostro Paese anche in questo caso si fa cogliere impreparato sulla mappatura, io ho fiducia in questo Governo e spero che gli impegni presi vengano onorati".
"Ora la politica dovrebbe fare quel che non ha mai fatto, ovvero una verifica dello stato dell'arte - aggiunge Vaccarezza - Dall'inizio ci viene richiesta una riforma del Demanio, per farlo serve avere esattamente contezza di ciò di cui si parla e non tutte le Regioni han fatto ciò che ha fatto la Liguria, così che al Ministero c'è l'impossibilità di rispondere sul tema. Fatto quello si possono avere gli strumenti per interloquire adeguatamente".
Al convegno ha preso parte, inoltre, un team di legali a disposizione per rispondere ai quesiti dei gestori degli stabilimenti balneari intervenuti al dibattito.