“Ormai lo sanno anche le pietre: i forni crematori sono stati equiparati, in termini impiantistici, agli inceneritori e sono comunque industrie insalubri di prima classe, la più pericolosa per le sostanze che rilasciano nell'aria. La Liguria, peraltro, non ne ha nemmeno necessità: ad oggi, infatti, i forni crematori a Genova e in Liguria sono più che sufficienti a soddisfare la domanda interna. Costruirne un altro, anzi, significa solo aumentare il rischio di inquinamento ambientale, come denunciato da tempo dai comitati di cittadini della zona, sempre inascoltati. Il regime autorizzatorio deve essere sospeso, come stabilito in Commissione sanità, dove l’ordine del giorno è stato votato anche da due forze politiche della maggioranza e dallo stesso assessore competente”.
Lo dichiara il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini.
“La maggioranza su questo tema si è dimostrata divisa, nonostante oggi abbia cercato di salvare la faccia con argomentazioni francamente irricevibili. Non abbiamo bisogno di un secondo forno a Staglieno. La salute dei cittadini non può essere sacrificata sull’altare del “business as usual” tanto caro ai Bucci e ai Toti di Genova e della Liguria”.
Ugolini poi aggiunge: “Alcuni esponenti della Lega si sono arrampicati sugli specchi, rilasciando dichiarazioni incredibili. Ne abbiamo sentite di tutti i colori, ma certamente quella che le batte tutte è: “Non abbiamo certezza che i forni crematori emettano fumi inquinanti”. Questo per far passare un emendamento all’Odg presentato oggi in Aula, voluto per negare la verità, e cioè che i forni crematori inquinano e mettono a rischio la salute dei cittadini che vivono nelle loro vicinanze”.
“Abbiamo assistito - conclude Ugolini - a una lotta interna alla destra: si scrive “forno crematorio” ma si legge “polpetta avvelenata”.