Politica - 17 aprile 2023, 18:30

Taser alla polizia locale, si allungano i tempi per la sperimentazione

Bisognerà prima approvare un regolamento in consiglio comunale. Le pistole elettriche saranno due e utilizzate solo in determinati contesti

L'avvio della sperimentazione per l'utilizzo del taser da parte degli agenti di polizia locale può attendere. È quanto è emerso questo pomeriggio nel corso della commissione richiesta dalla consigliera del Partito Democratico Donatella Alfonso, la quale ha chiesto chiarimenti su tempi e modalità che riguardano l'adozione dell'arma in uso agli agenti, in seguito a un articolo pubblicato a gennaio dal Secolo XIX.

I tempi, lo ha chiarito subito l'assessore a sicurezza e polizia locale Sergio Gambino, sono lunghi, sarà necessario prima approvare in consiglio un regolamento comunale, dopodiché dovrà partire una sperimentazione di sei mesi al termine della quale il Comune e il comando di polizia locale dovranno decidere le modalità di utilizzo delle pistole elettriche, che come ha chiarito il vicecomandante della polizia locale Fabio Manzo sono a tutti gli effetti armi e come tali dovrebbero essere utilizzati come extrema ratio.

Secondo le linee guida definite lo scorso 28 marzo, che si basano sul decreto legge 113 del 2018, i taser dovrebbero essere utilizzati in determinati contesti e mai contro soggetti a rischio, quindi donne incinte, e disabili. Il taser non potrà essere mai utilizzato in caso di forti piogge o vicino ai corsi d'acqua, per evitare che facciano da conduttore per la scarica, mai quando il destinatario della scarica si trovi su dei gradini perché lo choc per la scarica potrebbe provocare una caduta della persona colpita. Per quanto riguarda l'utilizzo sui cardiopatici, Manzo ha specificato che l'Asl farà delle verifiche sulle persone con peacemaker. Dopo ogni utilizzo sarebbe inoltre necessario l'intervento del 112 per verificare le condizioni della persona colpita. Per quanto riguarda il numero di taser in dotazione, sarebbero due affidati ad agenti qualificati che interverrebbero a chiamata nel caso in cui la situazione lo richiedesse.

Il taser – ha chiarito Manzo – è uno strumento di contenimento, un deterrente che non ha finalità offensive, ma una mera funzione contenitiva in difesa. Il fine nell'utilizzo è quello di immobilizzare temporaneamente la persona che si pone in stato aggressivo”. Uno strumento quindi utile secondo l'assessore alla sicurezza Gambino che ha citato i dati sulle aggressioni durante il 2022 nei confronti degli agenti di polizia locale. “Sono stati 40 – ha spiegato l'assessore - gli agenti che sono dovuti ricorrere alle cure mediche, nessuno fortunatamente è rimasto ferito gravemente, ma anche un solo ferito grave sarebbe inconcepibile”.

Gambino ha poi aggiunto che in fase di sperimentazione sarà chiesto il parere a polizia di Stato e carabinieri che a Genova utilizzano il taser da circa un anno. Moderatamente favorevoli i sindacati uditi in commissione, tutti i rappresentanti hanno però chiarito di voler attendere l'esito della sperimentazione per esprimere un giudizio. Tra i consiglieri comunali, c'è chi, come il consigliere della lista 'Genova Civica' Stefano Amore ha citato i dati sui morti in seguito all'utilizzo dei taser nel mondo: Secondo l'agenzia di stampa Reuters, dal 2000 al 2017 sarebbero oltre mille i decessi causati direttamente o indirettamente dall'utilizzo del taser.


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