Gen Z - il mondo dei giovani - 16 aprile 2023, 09:30

Gen Z - il mondo dei giovani - La vita dello studente fuori sede

Tanti ragazzi lasciano la propria città per andare a studiare altrove. Ecco la storia di un genovese che frequenta l’università a Siena


Il fuori sede è colui che decide di lasciare la propria città per iniziare un percorso universitario altrove, solitamente dove la scelta dei percorsi di studi disponibili è più vasta. Andare a vivere in un’altra città non è sicuramente una decisione che va presa alla leggera, ma è un passo molto importante, soprattutto nella vita dei ragazzi più giovani. Abbandonare la propria città come prima esperienza fuori casa non è sicuramente facile, anzi, implica nella vita di ognuno un cambiamento abbastanza significativo. Con la vita da fuori sede ci si catapulta completamente nel mondo degli adulti: bisogna imparare ad autogestirsi, ad occuparsi di una casa, a fare la spesa…

Ma capiamo meglio che cosa significa vivere l’esperienza del fuori sede con la testimonianza di un ragazzo genovese che ha deciso di studiare Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Siena.

Come mai hai deciso di lasciare Genova per studiare?

Purtroppo per quanto riguarda il percorso di graduatoria per l’Universitá di Medicina non ho avuto la possibilità di scegliere. Praticamente, in base al punteggio ottenuto in seguito alla prova svolta, viene assegnato un posto in graduatoria in base all’ordine di scelta posto precedentemente. Io ad esempio sono riuscito a superare il test, ma sono stato ammesso a Siena.

Quindi in breve, per rispondere alla domanda, non ho scelto di andare a studiare fuori Genova, ma ho dovuto scegliere di andare a Siena in modo da poter continuare il mio percorso di studi”.

È stato difficile riuscire ad ambientarsi i primi tempi?

“Assolutamente no, per fortuna conoscevo già i miei coinquilini, perciò mi sono ambientato molto velocemente.

Per quanto riguarda la città invece è stato un po' diverso. Genova è una città abbastanza grossa e caotica, mentre Siena è molto più a misura d’uomo. Perciò mi sono dovuto abituare all’idea di vivere in un piccolo borgo molto più tranquillo e silenzioso rispetto alla nostra Genova”.

Sei riuscito a legare con qualcuno in particolare?

“Sicuramente, come ho già detto, con i miei coinquilini. Ci siamo trovati molto bene fin dai primi momenti di convivenza, infatti ad oggi il nostro rapporto va oltre l’essere coinquilini. Sono due persone di grande valore nella mia vita che considero amici a tutti gli effetti”.

Hai avuto difficoltà nel trovare l’appartamento in cui vivi?

Inizialmente si, le agenzie in questo sono state di grande aiuto. È stata dura soprattutto perché ho avuto poco tempo per cercare casa, dato che ho scoperto di essere entrato all’Università di Siena solo dieci giorni prima dell’inizio delle lezioni. Il segreto per trovare casa facilmente è quello di stare molto attenti alle offerte che vengono proposte”.

Ti piace la vita da fuori sede?

Quando mi viene fatta questa domanda, la mia risposta è sempre: “non potevo chiedere di meglio”. Sono fermamente convinto del fatto che è stato tutto merito del destino. Per fortuna mi sono ritrovato a vivere in una città che mi piace, con persone fantastiche che mi circondano e un ambiente sociale molto gradevole.

 Anche l’ambiente universitario è ottimo, mi piace frequentare le lezioni e vivere al 100% la routine universitaria”.

Che cosa ti manca di più di Genova?

Sarà una risposta abbastanza scontata, ma sicuramente il mare, essendo stato abituato ad averlo davanti agli occhi per tutta la mia adolescenza. Mi manca molto il fatto di poterci andare in qualsiasi momento, o di poter prendere un caffè con i miei amici godendomi la meravigliosa vista che ci regala la nostra città nelle giornate di sole”.