La grande focaccia in via XX settembre, voluta da Regione e Comune per accogliere l'ammiraglia della Msc Crociere è stata vista anche come un fastidio, viste le varie chiusure al traffico, come un segnale della trasformazione di Genova in una sorta di parco a tema.
Il comitato Con i piedi per terra, che si è mobilitato negli ultimi mesi a Lagaccio per opporsi alla criticata costruzione della funivia che dovrebbe permettere ai croceristi di raggiungere forte Begato, è intervenuto alla manifestazione con un flash mob. Assieme a membri di altri comitati e collettivi del territorio hanno esposto striscioni come "Non abbiamo case - che mangino focaccia" e cartelli a forma di cabina di funivia ed è stato letto e distribuito un lungo e denso comunicato.
“Chi dovrebbe gioire dell’arrivo di questo imponente mostro galleggiante? Gli abitanti di Dinegro e di Sampierdarena che, grazie al continuo transito di grandi navi turistiche e commerciali, respirano i fumi delle ciminiere? Gli abitanti del Lagaccio che, grazie all’incessante processo di turistificazione portato avanti da questa amministrazione, vedranno costruire sulla propria testa un enorme e inutile funivia, con piloni di settanta metri, per permettere ai croceristi appena sbarcati di visitare le alture della città senza nemmeno fare due passi?” spiegano.
Ma lo sguardo non si limita a Lagaccio e a Di Negro: “Ma non saranno nemmeno gli abitanti del centro storico a gioirne. Infatti, lo sviluppo del turismo da crociera predatore, consumista e rapido per sua natura, non arricchisce nessuno se non le grandi compagnie navali e le catene di locali più commerciali. Le orde di turisti che si riversano in città ogni sbarco, sostano a terra solo una giornata e vengono attratti dai finti negozi di prodotti tipici, che ultimamente spuntano come funghi, e dalle grandi attrazioni turistiche come l’acquario, che di certo non arricchiscono la popolazione del centro storico. Il potenziamento del turismo da crociera e l’aumento degli sbarchi fanno parte di un progetto di stravolgimento cittadino che vuole rendere la nostra città una costosa vetrina a uso e consumo di turisti italiani e stranieri”.
E criticano anche quella che viene definita la retorica “green” dell'amministrazione accusata di flirtare con un turismo di difficile sostenibilità ambientale e con grandi opere dall'impatto innegabile: “Questa amministrazione ha anche il coraggio di presentarsi come green e attenta all’ambiente mentre sostiene e finanzia la circolazione di navi giganti che costituiscono un impatto ambientale enorme per gli spropositati consumi di idrocarburi, per il consumo energetico necessario a mantenere sempre accese e illuminate imbarcazioni da migliaia di tonnellate; senza contare il consumo sfrenato e gli sprechi durante la navigazione, e l’impatto ambientale dell’enorme quantità di passeggeri che sbarcano al giorno”.
Continuano esprimendo la preoccupazione per una città che, nel tentativo di un rilancio, rischia di essere svenduta: “Progetti come quello del Waterfront, della Funivia, dell’apertura di nuove Esselunga e catene di fastfood nella zona del Porto Antico, così come il potenziamento del turismo da crociera, fiore all’occhiello dell’amministrazione Bucci, fanno parte di questo costosissimo processo di trasformazione e turistificazione che vuole rendere le città d’ Italia, come già successo a Venezia e Firenze, laccati gioiellini turistici, mete di consumo e svago sempre più invivibili per i suoi abitanti”.
E concludono “Per questo, momenti di festa e aggregazione lanciati dall’alto, come l’evento di oggi, la ridicola festa della bandiera, Genova Jeans o lo scivolo lungo Via XX Settembre, sono la nauseante rappresentazione e pubblicizzazione dell’operato di questa amministrazione mafiosa che in combutta con speculatori edilizi e grandi investitori come Costa, MSC, Leonardo, Esselunga, ENEL si arricchisce e specula svendendo la città a un turismo sfrenato e parassitario, distruttivo per l’ambiente, per l’identità dei quartieri e il tessuto sociale”.