In principio fu, a suo tempo, Blessin. Ora, a mesi di distanza, è nuovamente e non certo per la sua prima volta Alberto Gilardino a predicare nel nome dell'equilibrio per il suo Genoa.
Dopo il mezzo passo falso di Pasquetta, il Grifone, dopo essersi metaforicamente guardato allo specchio attraverso le immagini del pari di Como, dovrà lasciar da parte il rammarico e prendere ciò che di indicativo ha lasciato la trasferta sul lago per ritrovare i tre punti con gli altri grifoni, quelli di Perugia (ore 14, arbitro Marinelli di Tivoli).
Vero è che sono bastati cinque maledetti minuti per dimezzare il potenziale +8 sul Bari terzo. Non possono però essere quei pochi giri di lancette a scombussolare ciò che i rossoblù hanno dimostrato, non senza fatica, di essere negli ultimi mesi: "Quando si arriva a poche partite dalla fine, con una squadra lotta per un obiettivo e l'altra per un altro è l’equilibrio mentale a fare la differenza - ha detto alla vigilia mister Gilardino - Quanto saremo mentalmente più forti e quanto saremo dentro la gara sarà ciò che farà la differenza".
Per questo a Bani e compagni servirà equilibrio, per lasciar da parte ogni sorta di umore e scendere in campo consci di ciò che si può migliorare rispetto alla trasferta comasca dove, ribadisce il tecnico, "non c'è stata presunzione, non è nell'animo dei ragazzi. Ci sono stati errori che abbiamo analizzato, consapevolezza e amarezza di non aver portato a casa il bottino pieno".
È proprio dall'analisi degli errori e dalla coscienza di affrontare avversari sempre comunque "vivi", per i quali "ci vuole sempre grandissimo rispetto", che ripartirà l'ex allenatore della Primavera rossoblù provando a mischiare le carte in tavola dovendo ancora fare di necessità virtù anche contro gli umbri.
La truppa di mister Castori è ormai a secco di successi da quasi un mese e arriverà al Ferraris orfana di Santoro e Lisi. Ma se da un lato il presidente Santopadre nei giorni scorsi ha tuonato dando degli "inguardabili" ai suoi, il navigato tecnico marchigiano si è detto dall'altro lato fiducioso di poter trovare le armi per pungere il Vecchio Balordo.
Intoccabile per il dirimpettaio sulla panchina genoana pare essere ormai il modulo, con la difesa a tre confermata nonostante l'assenza di Vogliacco ma col rientro di Bani e Criscito arretrato. Sull'esterno destro Frendrup, non certo in uno stato di grazia ultimamente, pare in vantaggio su Hefti con Sabelli, dirottato a sinistra. Confermatissimi Badelj e Strootman nel mezzo dove, con questo schieramento e l'innesto di Jagiello titolare, a Gilardino resteranno i soli Lipani e Ilsanker a disposizione per provare a cambiare le cose a gara in corso. Davanti naturale conferma per Coda e Gudmundsson.
PROBABILI FORMAZIONI
Genoa (3-5-2): Martinez; Bani, Dragusin, Criscito; Frendrup, Jagiello, Badelj, Strootman, Sabelli; Gudmundsson, Coda. Allenatore: A. Gilardino.
Perugia (3-4-1-2): Gori; Sgarbi, Curado, Struna; Casasola, Capezzi, Iannoni, Paz; Luperini; Di Serio, Matos. Allenatore: F. Castori